Proprio nel giorno in cui Silvio Berlusconi ha dato vita al Palazzo di Giustizia di Milano ad una delle sue offensive anti-toghe, annunciando anche una manifestazione di piazza, dal Tribunale milanese e’ arrivata per lui una delle poche ‘buone notizie giudiziarie’ degli ultimi anni. All’ex premier, infatti, e’ stato riconosciuto un risarcimento di 10mila euro per le cosiddette ‘foto di Villa Certosa’: quegli scatti che lo ritrassero in compagnia di alcune ragazze nel parco della sua residenza sarda, pubblicati nel 2007, quando ancora i presunti ‘scandali’ D’Addario, Noemi Letizia e Ruby erano lontani.
L’ex presidente del Consiglio se ne era gia’ andato da qualche ora – dopo le dichiarazioni spontanee nel processo d’appello Mediaset e l’incontro coi cronisti fuori dall’aula – quando, nel primo pomeriggio, si e’ chiuso il processo nel quale Berlusconi compariva, ‘caso raro’, come parte offesa e parte civile. ‘Alla sbarra’, invece, c’era Pino Belleri, ex direttore di ‘Oggi’, il settimanale che nell’aprile del 2007 mise in pagina quelle 15 fotografie, scattate dall’ormai famoso fotografo sardo Antonello Zappadu, sotto il titolo ‘L’Harem di Berlusconi’.
Il giudice della quarta sezione penale Maria Teresa Guadagnino (anche uno dei componenti del collegio che ha condannato l’ex premier a 4 anni per il caso Mediaset) ha ritenuto Belleri colpevole dei reati di interferenza illecita nella vita privata e ricettazione (delle fotografie che gli diede Zappadu) e lo ha condannato a 5 mesi. Una pena ‘lieve’, con la sospensione condizionale e il riconoscimento delle attenuanti generiche. Non certo quell’anno e 5 mesi di reclusione che aveva chiesto il pm. Belleri, pero’, dovra’ anche versare 10mila euro di risarcimento danni al leader Pdl (ne aveva chiesti 100mila), soldi che, come ha chiarito il legale di parte civile, Piersilvio Cipolotti, ‘saranno dati in beneficenza’.
Nel dicembre 2011, tra l’altro, lo stesso ex premier si era presentato davanti al giudice per testimoniare e raccontare che quel pomeriggio nell’immenso parco della sua villa era in corso un ‘evento privato’ – c’era anche Angela Sozio, ex concorrente del Grande Fratello – e del tutto ‘normale’. E aveva voluto porre l’accento sul fatto che il fotografo per ottenere quegli scatti aveva violato la sua proprieta’, salendo sopra un ‘costone montagnoso’. Tesi che pare (le motivazioni saranno rese note tra quindici giorni) sia stata accolta dal Tribunale.
Belleri, dal canto suo, interrogato in aula aveva spiegato, tra le altre cose, che – anche se il particolare non era stato messo in evidenza dal settimanale – quelle foto mostravano anche ‘il presidente che teneva la mano sotto la camicetta di una ragazza palpandole il seno’. E il difensore del giornalista, l’avvocato Caterina Malavenda, aveva ‘puntato’ sul diritto-dovere di cronaca: quelle foto potevano e dovevano essere pubblicate, perche’ gli elettori avevano il diritto di conoscere il ‘modo di fare’ di Berlusconi che si presentava con una ‘linea politica pro-famiglia’. Il legale dell’ex premier, invece, nel suo intervento ha sottolineato il rifiuto di Belleri anche di arrivare a una transazione per chiudere la vicenda, perche’ ‘lui aveva una campagna politica da portare avanti per far vedere che il ‘cattivo Berlusconi’, a suo dire, faceva le ‘cosacce’ e lui l’ha smascherato’. Per Zappadu, intanto, e’ ancora in corso un processo per violazione di domicilio e della privacy presso il Tribunale di Olbia.
































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