Un’inchiesta conoscitiva sull’uso dei fondi pubblici in dotazione ai gruppi in Regione Emilia-Romagna e’ stata aperta a Bologna. Al momento e’ senza titolo di reato, e assegnata ai pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari. E’ stato lo stesso procuratore capo, Roberto Alfonso, a confermarne l’avvio. ‘L’ufficio sta svolgendo delle indagini, nel corso delle quali sono stati acquisiti degli elementi che ci inducono ad un approfondimento ulteriore’, ha detto.
I due sostituti incaricati della nuova indagine fanno parte del gruppo che si occupa di reati nella pubblica amministrazione e sono gia’ titolari di inchieste avviate nei mesi scorsi dalla procura sull’uso del denaro pubblico in Regione. Morena Plazzi ha infatti il fascicolo (aperto ad aprile) sull’uso dei rimborsi elettorali della Lega Nord, che vede tre indagati. La collega Scandellari invece e’ titolare dell’indagine sulle interviste a pagamento dei consiglieri regionali (che ipotizza il peculato a carico di ignoti) e di quella sull’uso dei fondi al gruppo dell’Idv nel 2005-2010. Indagine aperta a maggio e che vede indagato l’ex consigliere regionale Paolo Nanni, accusato di peculato per un presunto uso ‘allegro’ dei fondi, come per esempio piu’ cene in contemporanea lo stesso giorno nella stessa fascia oraria in locali diversi.
A coadiuvare i due pm sara’ un pool investigativo di cinque uomini della Finanza, due ufficiali e tre sottufficiali, tutti in forza al Nucleo di polizia tributaria. La richiesta di avere supporto tecnico e’ stata fatta nei giorni scorsi dallo stesso procuratore al nuovo comandate della finanza, il generale di brigata Virgilio Pomponi. A supervisionare l’indagine sara’ lo stesso procuratore con l’aggiunto Valter Giovannini. Si partira’ dall’analisi dell’uso dei fondi dei gruppi, ma si potrebbe andare anche oltre, guardando altri flussi di denaro. Una possibilita’ che lo stesso procuratore esplicita: ‘sara’ un’inchiesta ad ampio raggio. Vediamo quello che viene fuori’. Al momento pero’ la delega non e’ ancora stata inviata alla Finanza, quindi non ci sono state nuove acquisizioni di documentazione, dopo quelle delle scorse settimane connesse alle inchieste gia’ aperte. E’ facile ipotizzare pero’ che si andranno a spulciare note spese e fatture, non solo di questa legislatura, ma molto probabilmente anche della passata, visto che l’inchiesta sui fondi del gruppo dell’Idv riguarda appunto il quinquennio 2005-2010. Il procuratore, a chi oggi gli ha fatto notare che anche la procura di Torino si e’ mossa in una direzione analoga, ha risposto ricordando che ‘si’, anche altri uffici si stanno muovendo, ma indagini in questo settore le abbiamo incominciate noi’.
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