Raffaele Fitto, esponente del Popolo della Libertà ed ex ministro del governo Berlusconi, secondo i giudici del tribunale di Bari (presidente Luigi Forleo, a latere Clara Rita Goffredo e Marco Galesi) è stato corrotto dall’imprenditore Angelucci, con 500mila euro. Si tratta di mezzo milione di euro che Fitto, allora presidente della Regione Puglia, ricevette “prima, durante e poco dopo” la campagna elettorale per le regionali del 2005 da Giampaolo Angelucci per il suo movimento politico ‘La Puglia prima di tutto’; una somma di denaro, scrivono i giudici nelle 769 pagine di motivazioni della sentenza con la quale il 13 febbraio 2013 Fitto e’ stato condannato a quattro anni di reclusione per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio ed interdetto per cinque anni dai pubblici uffici, che “si connota illecitamente in quanto e’ stato il prezzo della corruzione del Fitto da parte dell’Angelucci”. Fitto, secondo quanto è stato appurato, si adoperò per far assegnare alle aziende di Angelucci un appalto settennale da 198 milioni di euro per la gestione di 11 Residenze sanitarie assistite (Rsa) in Puglia.
L’ex governatore e’ stato invece assolto dal peculato e da un altro episodio di abuso d’ufficio.
Per ottenere i 500mila euro da Angelucci – ricostruisce il tribunale – Fitto compi’ una “diretta intromissione nelle decisioni spettanti ai direttori generali delle Asl sulla attivazione delle Rsa e sul tipo di gestione da scegliere” poi accentrò “in una gara unica tutti gli appalti per gestire le Rsa. Ciò – scrivono ancora i giudici – al fine di creare a monte tutti i presupposti perche’ venisse espletata una gara di tale portata economica ed impegno organizzativo per i soggetti proponenti” che “solo un unico e importante gruppo imprenditoriale sarebbe stato capace di presentare” una valida offerta.
L’avvocato Francesco Paolo Sisto, difensore di Fitto, parla di ”motivazione surreale”, motivazioni che ”sostanzialmente non stanno ne’ in cielo ne’ in terra”. Alla pena di tre anni e sei mesi di reclusione fu condannato il re delle cliniche romane ed editore Giampaolo Angelucci, riconosciuto colpevole di corruzione e illecito finanziamento ai partiti, in concorso con Fitto.
Sisto replica: “Raffaele Fitto non ha visto un euro di quel lecito finanziamento, utilizzato, come la Corte del Conti ha verificato, del tutto correttamente per spese e causali elettorali”. “Chi finanzia un partito – spiega il legale – dovra’, dopo questa decisione, essere necessariamente un nemico giurato dello stesso partito, perche’, in caso contrario, ove si fosse legittimamente aggiudicato un appalto sotto il governo di quel partito corre il rischio che il finanziamento lecito diventi, d’incanto, tangente!”.
CICCHITTO (PDL), SOLIDARIETA’ A FITTO "Anche a denunciare pubblicamente e regolarmente nel bilancio della Camera il contributo dato al partito da un imprenditore, se sei politicamente sgradito, una bella condanna non te la toglie nessuno. E’ quello che e’ capitato a Raffaele Fitto che cosi imparera’ per il futuro a cosa si va incontro a osservare la legge. A Raffaele Fitto va la mia solidarieta’". La afferma in una nota Fabrizio Cicchitto, parlamentare del PdL.
TURCO (RADICALI), SENTENZA FITTO E’ AD PERSONAM? "Capiremo presto se si tratta o meno di una sentenza ad personam. Se cosi’ non fosse appena riaprono dopo le ferie le Procure di tutta Italia, qualora non gli fosse ancora venuto in mente, leggendo la casistica che ha condotto alla sentenza Fitto, in virtu’ dell’obbligatorieta’ dell’azione penale, dovrebbero acquisire tutti i versamenti regolari fatti ai partiti, com’e’ quello fatto al partito di Fitto, da parte di imprenditori e cooperative". Lo sottolinea Maurizio Turco, tesoriere del Partito radicale. "Controllare quante di queste – aggiunge – abbiano vinto gare d’appalto a cui abbiano partecipato diversi concorrenti, senza che nessuno di questi abbia fatto ricorso al Tar, istruita e gestita direttamente da un funzionario pubblico che per quella gara e’ assolto perche’ il fatto non sussiste, insomma una gara regolarissima, come quella vinta da chi ha finanziato il partito di Fitto”.
































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