”Dovremmo adattarci ad un cambiamento che e’ sociale, la gente ha meno risorse e vuol vivere il territorio”. Patrizia Rinaldis guida gli albergatori di Rimini, 850 dei 1000 della citta’, l’associazione piu’ grande d’Italia. Spiega che la stagione sta andando bene, nonostante la crisi, nonostante la contrazione nei consumi che si sente anche in Romagna, che il turismo balneare lo ha praticamente ‘inventato’. Ma, aggiunge, c’e’ un cambiamento in atto: se un tempo si partiva con la stagione tutta prenotata, ora la gente conferma la prenotazione giorno per giorno.
”A inizio luglio avevo ancora molte stanze libere, ma alla fine il mese e’ andato bene, e l’hotel e’ sempre stato pieno”. Continuano a venire le famiglie, e Rimini che ha prezzi un po’ piu’ contenuti ha conquistato fette di mercato da altre regioni d’Italia, come Toscana e Liguria. Rispetto a 30 anni fa ci sono molti meno svizzeri e tedeschi, ma sono arrivati i russi e spuntano le prime avanguardie di cinesi. E se un tempo l’asso nella manica delle pensioncine delle riviera era la convenientissima pensione completa, oggi in molti chiedono la camera e colazione, il bed and breakfast, perche’ alla sera vogliono andare a cena fuori. ”Il turismo non e’ piu’ solo mare, e’ territorio e le opportunita’ che offre. Da San Marino ai musei, dalla Fiera ai parchi tematici – spiega – Il turismo e’ il nostro petrolio, non siamo piu’ solo albergatori, siamo dovuti diventare imprenditori. Ma sono convinta che stiamo rigenerando la vitalita’ che il turismo romagnolo ha avuto negli anni ’60”
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