Un piano straordinario per la costruzione di 34 nuovi ospedali, sopratutto al Sud, che andranno a sostituire strutture ormai obsolete e costosissime per la manutenzione. E una riforma dei ticket che renda la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria piu’ equa, trasparente e omogenea. Il premier uscente Mario Monti, insieme al ‘suo’ ministro della Salute Renato Balduzzi, e al direttore dell’Ismett di Palermo Bruno Gridelli, aggiunge il tassello sanita’ ‘ alla sua Agenda con un documento che nel titolo recita ‘Cambiare l’Italia, difendere il diritto alla salute’, sottolineando che l’Ssn ‘e’ un patrimonio straordinario, e difenderlo e preservarlo deve essere tra i primi obiettivi di una forza che vuole guidare il Paese’.
Il servizio sanitario nazionale, ha detto il professore, e’ una ‘conquista di civilta’ ‘ e deve essere ‘difeso con forza’, ma va profondamente innovato proseguendo nel solco dell’azione del governo tecnico di lotta agli sprechi e alla corruzione, e di maggiore efficienza e trasparenza. Ma, dopo mesi di tagli, potra’ finalmente essere finanziato con ‘ulteriori risorse’ che pero’, vanno spese bene, grazie al riordino dei conti messo in atto in questi 15 mesi.
Il documento prevede in primis la riforma dei ticket e il rilancio del ‘volano economico’ rappresentano dal comparto sia con il sostegno alle imprese (che hanno ‘potenzialita’ inespresse’) sia attraverso i 34 nuovi ospedali ad alta tecnologia, che si potranno costruire smobilitando risorse gia’ stanziate e mai utilizzate dalle Regioni per l’edilizia sanitaria di oltre 6 miliardi, e che nelle intenzioni porteranno, in cinque anni, 34mila nuovi posti di lavoro.
Sui ticket, ha precisato Balduzzi cui il premier ha lasciato la parola sul tema dopo averlo ringraziato per aver retto con dignita’ ed efficacia’ la ‘difficile responsabilita’ ‘ del dicastero, bisogna fare attenzione alle ‘proposte poco meditate che arrivano negli ultimi giorni di campagna elettorale’. La stoccata e’ al Pd, che ha proposto di abolire i ticket sulle visite specialistiche attraverso l’eliminazione delle consulenze inutili. Ma questi ticket valgono ‘2,5 miliardi’ cui si aggiungeranno da gennaio i due miliardi in piu’ previsti dall’ultima manovra Tremonti. Quindi ‘ci devono spiegare dove trovano le risorse, visto che le consulenze valgono 7-800 milioni di euro’. La proposta di Lista Civica resta quella cara al ministro del ticket-franchigia, ancorato all’Isee e che tenga conto anche del quoziente familiare. Ma il primo passo per rinnovare il sistema e’ intervenire sulla sua governance rendendolo ‘zona franca dalla politica’ e pensando anche a leggi ad hoc ‘anti-corruzione’.
































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