DOPO LA BATOSTA ELETTORALE | Lega in crisi, salta la testa di Salvini?

L’incoerenza di alcune scelte prese dal Matteo padano ha portato a una vera batosta elettorale. La Lega ha appoggiato tutti i provvedimenti presi, anche quelli più discutibili, come il Green Pass, o l'appoggio alla rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, dopo che Salvini aveva espresso delle posizioni diverse. Ma non può essere solo Matteo il capro espiatorio. Anche altri dovrebbero farsi un esame di coscienza

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Tra i grandi sconfitti delle Politiche 2022 c’è sicuramente la Lega. Il partito di Matteo Salvini è arrivato all’8,9% e ha visto un crollo di consensi anche al Nord, il tuo territorio.

Salvini è stato in gamba nel fare salire la Lega dal 4% del 2013 al 35% del 2019. Egli è riuscito a motivare gli elettori di centrodestra delusi da altri partiti, come Forza Italia. Dal 2018 al 2019, nel governo giallo-verde, è stato ministro degli Interni e ha lavorato bene. Poi, però, il giocattolo si è rotto. Alcune sue hanno portato la Lega a perdere consensi.

Prima il Matteo padano ha sostenuto il governo giallo-verde e poi l’ha sfiduciato; ma il Movimento 5 Stelle, l’altro azionista di quella maggioranza, si è alleato con il Partito Democratico e gli altri partiti del centrosinistra.

Con la caduta del governo giallo-rosso (Movimento 5 Stelle e centrosinistra) e l’avvento di Mario Draghi, Salvini ha deciso di entrare in maggioranza con il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, gli altri partiti del centrosinistra, Forza Italia ed i centristi.

La Lega ha appoggiato tutti i provvedimenti presi, anche quelli più discutibili, come il Green Pass, o l’appoggio alla rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, dopo che Salvini aveva espresso delle posizioni diverse.

Questa incoerenza ha portato la Lega a perdere consensi, i quali sono finiti a Fratelli d’Italia, partito che è stato sempre coerente. Certamente, Salvini ha delle responsabilità, ma non è corretto gettare la croce solo su di lui. Sembra quasi che si voglia fare di lui il capro espiatorio. Anche altri leghisti hanno delle colpe.

Basti pensare a quei leghisti che hanno appoggiato Draghi in tutto e per tutto perché “lo chiedevano gli imprenditori del Nord”, nonostante gli stessi imprenditori domenica abbiano dimostrato di aver voltato le spalle proprio alla Lega.

Per dirla come la diceva l’allenatore di calcio Vujadin Boskov, quando si vince è merito dei giocatori, quando si perde paga l’allenatore. Nel caso del Carroccio sembra che questo detto del tecnico serbo valga, poiché quando la Lega vinceva tutti volevano salire sul carro. Ora che la Lega perde si vuole far fuori (politicamente parlando) Matteo Salvini, dando solo a lui la colpa della sconfitta. Che, ribadiamo, secondo noi non è stata solo di Matteo, ma anche di tanti altri che dovrebbero farsi un esame di coscienza.