Il valore delle esportazioni italiane ha sfiorato quota 624 miliardi di euro in lieve flessione (-0,4%). E l’obiettivo del ministero degli Esteri “di raggiungere i 700 miliardi in due anni (+12%) è fattibile con gli strumenti e la logica del sistema Paese, con o senza dazi” sostiene il presidente dell’Ice, Matteo Zoppas, intervenuto alla presentazione del Rapporto Ice e dell’Annuario 2025 Istat-Ice.
Certo le tariffe commerciali rappresentano “un grosso problema”, sottolinea.
Se i dazi nel 2024 ammontavano a circa 1,7 miliardi di euro, “una tariffa del 10% porterebbe a una incidenza in più del 9,4%, ma con l’annuncio del 30% si andrebbe ad avere un costo di 18,9 miliardi di euro” ha detto Zoppas.
Le imprese esposte a rischio elevato sarebbero 6mila, con oltre 140mila addetti.
Tra le pagine del rapporto – scrive Milano Finanza – emerge che dietro la modesta flessione dell’export in valore nel 2024 ci sono andamenti divergenti tra le regioni italiane.
Gli incrementi più marcati riguardano Toscana (+13,6%), Valle d’Aosta (+11,1%) e Calabria (+9,4%). Le imprese italiane che hanno venduto beni all’estero sono state quasi 134 mila nel corso del 2024.































