Inizio di marzo, meta’ aprile, fine giugno: sono le date fondamentali delle prossime fasi del progetto per la rimozione della Concordia messo in piedi dalla Titan-Micoperi che, ad oggi, e’ gia’ costato oltre 600 milioni di euro, piu’ del doppio dei 300 milioni di dollari inizialmente previsti e senza contare i costi del trasporto finale, ancora tutti da quantificare.
Ecco nel dettaglio i prossimi step.
FINE FEBBRAIO-INIZIO MARZO: E’ questa la data in cui Costa ufficializzera’ il porto dove la Concordia verra’ smaltita. Ad oggi sono 13 i cantieri che hanno presentato una manifestazione di interesse: ai cinque italiani che operano nei porti di Piombino, Genova, Civitavecchia e Palermo e ai 4 turchi, tutti di Aliaga, in provincia di Smirne, si aggiungono un cantiere norvegese, uno inglese (sul fiume Tyne), uno francese (a Marsiglia) e uno cinese. A tutti la Loc, la societa’ inglese che per conto della Costa dovra’ selezionare il progetto migliore, ha inviato lo scorso 17 dicembre l’invito a formulare le proposte sulla base di tre criteri: rispetto delle normative nazionali ed internazionali, certezza dell’esito, protezione dell’ambiente. "Uno degli aspetti fondamentali nella scelta del porto – ha spiegato il responsabile del progetto, l’ingegner Franco Porcellacchia – sara’ ovviamente dato dalla capacita’ di quest’ultimo di accogliere un mezzo di dimensioni imponenti" e cioe’ lungo quasi 300 metri, largo 62 e mezzo e, soprattutto, con un pescaggio di 18,5 metri.
META’ APRILE: Scelto il porto, si procedera’ al montaggio dei 15 cassoni (sponson) sul lato di dritta, quello riemerso dal mare, che dovranno garantire il rigalleggiamento della nave. I cassoni – identici a quelli gia’ montati sul lato di sinistra – sono gia’ pronti, ma prima di procedere all’installazione bisogna portare a termine gli interventi di ripristino strutturale del lato rimasto per oltre un anno in fondo al mare: interventi che puntano a creare una superficie liscia e regolare in corrispondenza delle zone danneggiate. Il montaggio degli sponson puo’ avvenire solo in presenza di condizioni meteo favorevoli ed e’ per questo che non si iniziera’ prima di aprile. "Per evitare rischi – ha detto Porcellacchia – inizieremo entro la meta’ di aprile e, salvo imprevisti, l’operazione dovrebbe essere completata entro la meta’ di giugno".
FINE GIUGNO: L’ultima fase, prima che la Concordia lasci per sempre il Giglio, e’ quella del rigalleggiamento. I 30 cassoni, pieni d’acqua, verranno progressivamente svuotati fornendo la spinta necessaria alla nave per tornare a galla. Un’operazione molto delicata che, ha spiegato Porcellacchia, "dovrebbe durare tra i 7 e i 10 giorni". A quel punto la Concordia verra’ portata via e, anche in questo caso, non e’ ancora stato deciso come: se infatti il porto scelto sara’ in Italia, e’ probabile che il relitto venga trainato. Ma se la destinazione finale sara’ all’estero, allora entrera’ in gioco la ‘Vanguard’, la piu’ grande nave semisommergibile del mondo che la Costa ha gia’ opzionato per il periodo settembre-ottobre 2014 pagando 30 milioni di dollari. In questo caso la Concordia lascera’ comunque il Giglio a fine giugno, imprevisti permettendo, e verra’ ‘parcheggiata’ in un porto ancora da definire, in attesa che la Vanguard venga a prelevarla per condurla fino al luogo dove verra’ demolita.































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