Se ci fosse stato ancora qualche dubbio sulla vera natura di Beppe Grillo, basterebbe l’aver assistito in streaming al suo incontro con Matteo Renzi, e i dubbi dovrebbero essere spariti. Si tratta di un personaggio che crede di essere depositario della verità assoluta, e che non lascia parlare, nè tanto meno ascolta chi gli si trova di fronte. Insomma, è un vero e pericoloso demagogo antidemocratico.
Vengono i brividi a pensare cosa potrebbe fare se, sciaguratamente per l’Italia, il suo Movimento 5 stelle dovesse raggiungere la maggioranza.
Per gabellarci idee che, se realizzate, sarebbero nefaste, da un lato Grillo fa leva sulla sua grande capacità di polemizzare e di occupare la scena, che gli deriva dalle sue doti di uomo di spettacolo. E soprattutto si basa sull’insoddisfazione e sulle reali difficoltà economiche in cui si trovano tanti italiani. Lui, per il bene del popolo, offre soluzioni rivoluzionarie che dovrebbero risolvere le ingiustizie. Anche tanti demagoghi e dittatori, che sono esistiti e che purtroppo esistono ancora sulla scena del mondo, dicevano e dicono di volere la giustizia e il bene del popolo.
I fumosi programmi di Grillo, fuori dalle enunciazioni eclatanti gridate al megafono, sono inconsistenti. Si può iniziare dalla sua contrarietà alle grandi opere, che è assurda e sarebbe deleteria. Per opporsi alla Tav, Grillo e i suoi sostengono che non sarebbe più necessaria, perchè i traffici stanno diminuendo. Sarebbe come dire che all’asino di Buridano non si deve aumentare la biada, perchè l’animale sta dimagrendo e mangia sempre meno.
I grillini sono degli analfabeti mentali perchè, se i traffici diminuiscono, ciò accade proprio anche per colpa della mancanza di collegamenti veloci e più efficienti, che è una delle concause della nostra crisi economica. Bloccare la Tav e le opere autostradali e infrastrutturali, significherebbe lasciare il Paese in condizioni di arretratezza. Finiremmo poco a poco per essere tagliati fuori dall’Europa e da un mondo che, può piacere o no, si sta inevitabilmente globalizzando e si muove in senso contrario al nostro. Attuando le idee di Grillo, perderemmo sempre di più la capacità di sostenere le nostre industrie, di promuovere le nostre produzioni agricole, di facilitare i movimenti delle persone. Continuerebbero a ridursi i flussi del turismo, di cui avevamo il primato mondiale, mentre oggi siamo scivolati fuori dai primi dieci, e loro ancora non vogliono capire il perchè. Il fatto è che gli altri paesi vanno avanti e si modernizzano, mentre noi siamo fermi.
Uno dei nostri problemi sono le difficoltà, i tempi e i costi del movimento delle persone e delle merci. Le nostre ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, sono obsoleti. Per parlare della regione di Beppe Grillo, che conosco bene perchè sono ligure, da Genova alla Francia abbiamo ancora una ferrovia a binario unico alternato, che adesso è anche bloccato per una frana da più di un mese! Eppure a Genova il M5S, insieme ai neocomunisti, si oppone alla realizzazione del terzo valico, che è il nuovo asse ferroviario che dovrebbe migliorare e velocizzare i collegamenti con il Nord. L’attuale autostrada intorno a Genova e quella verso Milano, sono delle vecchie strade piene di curve e malamente adattate al traffico attuale. Eppure il M5S si oppone alla indispensabile nuova autostrada (la gronda), di cui si discute da trent’anni senza un nulla di fatto, essendo sempre stata avversata dai verdi e dai comunisti. Adesso finalmente ci sono dirigenti del Pd che si dicono favorevoli, ma l’attuale sindaco Pd di Genova in passato si era sempre opposto, e dubitiamo che potremo vedere la gronda nel nostro tempo di vita. Da dove ci troveremo, non mancheremo di far avere le nostre benedizioni a tante persone.
Le energie alternative che perora Grillo, lo diciamo almeno alle nuove generazioni, non potranno mai essere la nostra soluzione energetica. Occorrerà ritornare a quella nucleare. E coloro che la temono, sappiano che in cinquant’anni di uso nel mondo ci sono state solo poche decine di vittime (a Fukushima i morti furono causati dallo tzunami, non dalla centrale atomica). Le vittime di tutte le altre tecnologie sono invece molte decine di migliaia. Dicono che, da noi, la centrale a carbone di Savona avrebbe causato più di quattrocento decessi.
Il reddito di cittadinanza, che Grillo vorrebbe decretare, è un’allettante esca avvelenata, che il nostro Paese non si può permettere, perchè la ricchezza non la produce lo Stato. Il costo del reddito di cittadinanza (immaginate la corsa per ottenerlo, e che disincentivo sarebbe per il lavoro), oltre ad essere gestito da uno Stato già oberato da troppe incombenze e che non brilla certo per efficienza e cristallinità, ricadrebbe inevitabilmente sulle imprese, sui lavoratori, sui pensionati, che non sono assolutamente in grado di accollarsi oneri aggiuntivi.
Le idee di Grillo non potranno mai essere la soluzione per i problemi dell’Italia. Non neghiamo comunque che il M5S abbia almeno contribuito a far sì che i nostri politici più moderni ed intelligenti, e ci sembra che Renzi sia tra questi, si siano finalmente decisi ad affrontare in modo giusto le cause della crisi e a porvi rimedio.
Ci soddisfa che il presidente incaricato abbia indicato come primo obiettivo la riduzione dei costi della politica. Sulle riforme, incominciando da quella elettorale, Berlusconi si era già trovato in sintonia con Renzi, e se il premier saprà resistere alle pressioni che certamente gli verranno fatte dall’ala di sinistra del Pd, potranno continuare a concordare anche altre riforme. In questo caso, grazie al cambio di registro rispetto a Monti e a Letta, in pratica funzionerà un’alleanza bipartisan e, chissà, Berlusconi potrebbe darci la sorpresa di un voto di fiducia al nuovo governo. Immaginiamo in questo caso la stizza degli Alfano, Schifani e Cicchitto, che si troverebbero ad essere ininfluenti, essendosi intestarditi a sostenere l’avversario prima del tempo, e a costo di una innecessaria e imperdonabile divisione nel centrodestra.
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