Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia, Responsabile del Dipartimento italiani all’estero Fdi, martedì 22 aprile ha presieduto l’incontro del Dipartimento alla presenza dei membri del direttivo e dei presidenti dei circoli per illustrare gli emendamenti da lui presentati al ddl sulla Cittadinanza italiana ius sanguinis, decreto fortemente voluto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e approvato all’unanimità dal Conosiglio dei ministri, prima firma quella di Giorgia Meloni.
L’incontro ha rappresentato “l’occasione per sgombrare il campo da dubbi fatti circolare da chi, forse, non ha davvero a cuore gli interessi dei nostri connazionali”, ha spiegato Menia.
“Abbiamo cerchiato in rosso due punti: la cittadinanza italiana non si compra su internet e il governo sta lavorando per assicurare un perimetro di regole certe ed eque.
Questa la strada per assicurare lo stop al mercato dei passaporti, pur mantenendo vivo il diritto al voto per chi vive all’estero”.
Menia – si legge in una nota – ha presieduto l’incontro al fine di argomentare l’utilità di uno stop al mercimonio di passaporti e al contempo recepire le istanze delle comunità italiane nei cinque continenti.






























