Il questore della Camera dei deputati Edmondo Cirielli, Fratelli d’Italia, è intervenuto a Radio Cusano Campus e sulla Libia ha detto: “Al di là delle parole di Conte, il governo sembra colto di sorpresa. Questa situazione rappresenta un fallimento della politica italiana in Libia. La colpa principale è certamente del governo del PD che negli anni ha creato questo rapporto privilegiato con Serraj e non ha mai preso in considerazione l’idea di un dialogo anche con Haftar che, come sta dimostrando, ha la forza per creare dei problemi”.
“L’attuale governo ha cercato di percorrere la strada del rapporto con Haftar, ma il dato vero è che questo tentativo è fallito miseramente. L’attuale governo ha cercato di mettere una pezza agli errori del Pd, ma non c’è riuscito e questa guerra lo evidenzia. D’altro canto, il governo dovrebbe venire immediatamente in aula a riferire sulla Libia e riteniamo che ci sia un atteggiamento di pavidità assoluta con gli alleati europei. La Francia continua a fare delle scorrettezze incredibili. L’Italia dovrebbe convocare l’ambasciatore francese, chiedere immediatamente alla Francia, all’Inghilterra e alla Nato di discutere di questo tema e di agire concordemente. Se è vero che la Francia non c’entra niente, allora si possono mettere in campo anche misure militare. Francia, Inghilterra e Usa hanno fatto una guerra contro Gheddafi, costringendoci a seguirli, adesso sembra che nessuno possa fare niente contro Haftar che non ha neanche lontanamente la forza militare che aveva Gheddafi. La verità è che si stanno spartendo interessi economici e si sta escludendo l’Italia, che a differenza loro non ha alcuna velleità neocoloniale. Per questo dico che il governo ha fallito e lo vedo assolutamente incapace di affrontare il tema”.
Salvini non teme il rischio di una nuova emergenza migranti. “Si possono fare tutte le dichiarazioni propagandistiche che si vuole contro una nave, dicendo: vadano in Germania, vadano in Olanda, ma è oggettivo che i migranti non sono più arrivati in Italia per via di un accordo economico che l’ex ministro Minniti ha fatto con le autorità libiche. Il tema non è bloccare i 40-50 migranti che arrivano, è cacciare i tanti delinquenti che stanno in Italia clandestinamente e continuano a commettere reati. Sta di fatto che se la Libia collassa è evidente che, appena finiranno gli scontri militari, il traffico dei migranti in un caos generale ripartirà più forte di prima. Poi, una cosa è fare la voce grossa contro un barcone, altra cosa è affrontare sbarchi di 100mila persone al mese”.