Per mia natura sono restio a credere nei miracoli ma, a volte, sembra proprio che per l’intercessione di santi in prima fila, cioè pezzi da 90, essi avvengano. E’ notizia di questi giorni che la Procura di Cosenza sta indagando sul figlio di un noto politico calabrese pupillo di Alfano. Indagare non vuol dire che l’indiziato è colpevole, tuttavia qualcuno cerca di non far pubblicare la notizia sul giornale "l’Ora della Calabria". Ne nasce una diatriba tra la redazione ed il politico servizievole che asseconda le direttive che vengono dall’alto in quanto sembra che i responsabili, almeno a parole, ritengano che il diritto all’informazione è sacrosanto.
Da Roma, dove tutto è possibile, però si mettono in moto i pezzi grossi con la speranza di frantumare la resistenza del piccolo giornale. Ebbene, una volta deciso che la notizia deve uscire, anche per il buon nome del giornale, avviene il miracolo, le rotative si guastano. Qualcuno, bene informato, sospetta che ci sia stata la "Mano longa" di San Francesco di Paola patrono della Calabria. Alla fin fine Alfano militava nella Dc e, pertanto, certe strade sicuramente le conosce.
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