Ad Antônio Prado, nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul, è stato inaugurato il Monumento al Migrante, opera dedicata ai 150 anni dell’emigrazione italiana in Brasile.
Situato nel cuore storico della città, il monumento celebra le famiglie italiane giunte nel Paese dal 1875, protagoniste dello sviluppo sociale, culturale ed economico della regione.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Roberto José Dalle Molle, il segretario di Stato alla Cultura, rappresentanti del Consolato Generale d’Italia a Porto Alegre, della Federazione delle Associazioni di Italo-Discendenti e delle comunità locali.
Il progetto, firmato dagli architetti Paula Dall’Agnol e Alex Júnior, è stato sostenuto dal Comune e dal governo del Rio Grande do Sul nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario.
L’opera rappresenta simbolicamente il viaggio dei migranti italiani e la nascita di nuove radici, inserendosi in un più ampio programma di valorizzazione della memoria storica e delle tradizioni italiane nel sud del Brasile, dove vive una delle più grandi comunità di discendenti italiani al mondo.
Ad Antônio Prado la presenza culturale italiana resta vivissima: la città è considerata un baluardo della lingua e delle tradizioni dei coloni veneti, friulani e trentini, e il “talian” – variante locale dei dialetti del Nordest – è oggi riconosciuto come patrimonio culturale immateriale del Brasile.
LA RIFLESSIONE
Il nuovo monumento non è solo un tributo al passato, ma un ponte tra generazioni. Ricorda a milioni di italo-brasiliani che le radici non si perdono con la distanza: si trasformano in cultura, memoria e identità condivisa, continuando a unire Italia e Brasile in un’unica, grande storia di umanità e appartenenza.































