L’ex Presidente della Camera e leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti è intervenuto a Radio Cusano Campus e sul successo della Lega ha detto: “Non ero d’accordo con D’Alema quando diceva che la Lega era una costola della sinistra, figuriamoci adesso. La Lega di Bossi era diversissima da quella di Salvini. Quella di Bossi nasceva da un’idea separatista, all’inizio era una realtà popolare, ma popolare non vuol dire di sinistra, dipende dalla connotazione politica che assume. Sicuramente era un movimento antifascista. Per quanto riguarda il consenso tra gli operai, svolgendo un’indagine sul voto insieme alla Cgil scoprii che in un Comune la maggioranza degli iscritti della Fiom aveva votato per la Lega. Del resto anche in America la classe operaia ha votato Trump”.
Sul M5S. “Se il M5S fosse davvero di sinistra non avrebbe retto al governo con la Lega, nel governo più di destra della storia della Repubblica. Persino il codice linguistico ha subito questa torsione, ha reso possibile termini, linguaggi, spezzoni di cultura politica che erano fuori dall’arco costituzionale. Un democristiano non poteva dire le cose che dice Salvini. La presenza della Lega ha piegato la trasversalità del M5S. Il M5S ha avuto sempre un’attitudine trasversale, portando segmenti di destra e di sinistra, il reddito di cittadinanza ad esempio è di sinistra, ma il resto no. Persino l’orribile vicenda della chiusura di Radio Radicale viene motivata con il mercato, figuriamoci se questo può essere un argomento di sinistra”.