Silvio Berlusconi ha incontrato in tarda serata i senatori del PdL. Arrivato a Palazzo Madama, il premier ha prima avuto un breve incontro con il presidente del Senato, Renato Schifani. Un esecutivo di larghe intese? "Vediamo…", ha risposto il premier ad alcuni giornalisti prima di entrare nel Palazzo.
Berlusconi, parlando ai suoi senatori, ha confessato di avere la febbre a 39, ma di non aver voluto rinunciare ad incontrarli. Ha parlato solo 5 minuti, il Cav, proprio perchè debole, a causa dell’influenza. "Non volevo mancare questo appuntamento con voi per ringraziarvi per la compattezza del Gruppo", ha detto l’uomo di Arcore, che ha poi sottolineato di essere amareggiato per i tanti tradimenti. Gli ultimi, quelli di Antonione e di Gabriella Carlucci: "Ho fatto tanto per loro, e mi hanno tradito, sono degli ingrati", avrebbe detto Berlusconi. Roberto Antonione? "L’abbiamo fatto coordinatore di Fi e governatore, e gli ho pure tenuto a battesimo il figlio".
Per il capo del Governo ora e’ il momento di essere responsabili verso il Paese. Se andassimo al voto, non possiamo permetterci, in questo momento, tre mesi di campagna elettorale. La platea degli oltre 100 parlamentari e’ divisa, anche se sembrerebbe prevalere la linea dei contrari al voto.
Gaetano Quagliariello, avrebbero posto sul tavolo la possibilita’ di un appoggio esterno a un eventuale governo guidato da Mario Monti. Dal fronte degli ex An, invece, sarebbe emersa la determinazione, sostenuta da Domenico Nania, a insistere sulla strada delle elezioni anticipate, anche sulla scorta di alcuni dati che darebbero il segretario del partito Angelino Alfano in vantaggio nello scontro diretto con il leader Pd Pierluigi Bersani.
L’INTERVENTO DI ALFANO All’assemblea dei senatori del Pdl, dopo il premier Silvio Berlusconi e’ intervenuto il segretario del partito Angelino Alfano, che ha detto che ‘il Pdl si trova davanti a una scelta difficile anche perche’ Napolitano avrebbe detto che senza il Pdl il Governo non si fa’. Il segretario avrebbe evidenziato come un fatto positivo che per il capo dello Stato non e’ sufficiente un numero anche consistente (30-40) di malpancisti per una nuova maggioranza che sostenga un governo Monti. Di fronte, pero’ all’ ipotesi ‘limpida e coerente per la difesa del bipolarismo’ di andare al voto, secondo Alfano, ci sarebbe il rischio di una campagna elettorale ‘terrificante’ con il rischio di un crollo della borsa con la conseguente accusa di aver provocato un disastro finanziario.
L’IDEA DI SILVIO: E SE PROPONESSIMO NOI UN CANDIDATO? E se proponessimo noi a Napolitano un candidato premier, e magari un nuovo ministro dell’Economia? Sarebbe questo lo aspunto di riflessione che Silvio Berlusconi avrebbe offerto ai senatori Pdl con cui e’ riunito a Palazzo Madama. Il ragionamento a voce alta del presidente del Consiglio, intervenuto durante l’ampio dibattito da parte dei senatori Pdl, ruoterebbe intorno alla considerazione che proprio il Pdl e’ maggioranza al Senato e, avrebbe sottolineato, che alla Camera abbiamo perso per pochi voti. E allora, perche’ non presentiamo noi un candidato a Napolitano, magari per un governo con un nuovo ministro dell’Economia? Ragioniamo anche su questa ipotesi, sarebbe stata la considerazione offerta da Berlusconi all’analisi dei suoi senatori.
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