Silvio Berlusconi, ospite a Porta a Porta, parla del futuro del centrodestra. "Con la Lega siamo insieme in tre regioni importanti del Nord, la divisione c’e’ stata solo a Roma per un capriccio, ma non c’e’ nessuna divisione, dopo l’episodio di Roma continueremo a lavorare insieme, sappiamo tutti che solo unito il centrodestra puo’ vincere". E ancora: "Io sono d’accordo che il leader del centrodestra sia una persona espressione del partito più forte, quindi al momento delle elezioni ci conteremo con dei sondaggi scientifici che ci porteranno a una decisione". Comunque "non e’ questo il momento di scegliere il leader. E sono portato a pensare che la scelta migliore sia per uno uomo che venga dalla trincea del lavoro".
Il leader di Forza Italia se fosse al governo "la prima misura – dice – sarebbe un ridimensionamento delle tasse attraverso un ridimensionamento della spesa pubblica". E poi parla di Roma: “La nostra scelta di Bertolaso prima e Marchini poi e’ del tutto motivata, la Meloni è una professionista della politica”. Detto questo, se Giorgia Meloni arrivasse al ballottaggio "chiaramente saremmo dalla sua parte e voteremmo per un partito di destra che sarà nostro alleato per il futuro a livello nazionale".
Dopo questa dichiarazione, Berlusconi con una nota precisa: "Sarà Alfio Marchini ad andare al ballottaggio. Non ho mai detto di essere intenzionato a votare l’onorevole Meloni. Ho solo affermato che nell’ipotesi inverosimile in cui ad andare al ballottaggio fosse Giorgia Meloni, l’appoggerei allo stesso modo in cui mi aspetto che Meloni e Salvini appoggino Marchini".
Giorgia Meloni comunque si sente di replicare: "Sono i voti dei romani, a prescindere dalle indicazioni dei partiti, che gia’ mi mandano al ballottaggio. Gli appelli al ballottaggio lasceranno il tempo che trovano". E Marchini, a proposito della frase del Cav: "È una risposta ovvia e coerente con chi è leader di una coalizione nazionale. Sicuramente la Meloni al posto suo avrebbe risposto lo stesso".
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