Il presidente argentino Javier Milei ha condiviso sui social un post che mostra una mappa dell’America Latina in cui il Brasile e altri Paesi sudamericani governati dalla sinistra vengono rappresentati come “favelas”, mentre l’Argentina e le nazioni con amministrazioni di destra appaiono in chiave futuristica.
Il contenuto, rilanciato sull’account Instagram di Milei, era stato inizialmente pubblicato da suoi sostenitori all’indomani della vittoria dell’ultraconservatore Kast alle elezioni cilene.
Nel post originale si legge: “Il popolo sudamericano grida libertà. Basta con il socialismo che impoverisce”, accompagnato da una mappa che immagina una regione politicamente divisa dal 2026, tra governi di destra e di sinistra.
La condivisione ha però suscitato reazioni indignate e ironiche, soprattutto da parte di utenti brasiliani, che hanno risposto prendendo di mira Milei con commenti sarcastici e confronti sui dati economici.
“Siamo la maggiore economia del Sud America”, ha scritto un utente, mentre altri hanno ironizzato con frasi come “Vai a pettinarti” o “Pelé è meglio di Maradona”.
L’episodio mostra come la comunicazione politica sui social possa facilmente trasformarsi in provocazione e scontro simbolico tra Paesi, alimentando polarizzazioni più che confronto.
In un continente segnato da forti disuguaglianze e sfide comuni, il rischio è che la propaganda semplifichi la realtà e accenda tensioni inutili, anziché favorire un dialogo costruttivo sulle vere priorità economiche e sociali dell’America Latina.































