La vendita diretta è donna e si vede. Si vede dai risultati di un settore che non risente della crisi in atto (+5,1% 2012/2011 con un fatturato di 1 miliardo e 175 milioni di euro) e che è in netta controtendenza rispetto alle forme più tradizionali di commercio. Ben l’89% degli oltre 67mila incaricati nelle aziende associate Univendita è donna e contribuisce alla crescita di un business che rappresenta, per fatturato e numero di addetti, un’isola felice nel panorama grigio dell’economia italiana, ormai in flessione da diversi semestri nel Pil e con una disoccupazione femminile che, a gennaio, ha superato il 12,8% su base nazionale. Nel 2012 la presenza femminile nelle aziende associate Univendita è cresciuta di oltre 6mila 900 unità, arrivando a 59mila 839 con un incremento del + 13,1% sul 2011, percentuale superiore a quella della crescita complessiva degli incaricati alla vendita che è stata del 12,2%. «La crescita del fatturato dei nostri associati in un anno difficile come il 2012 è un’ulteriore dimostrazione delle grandi capacità di cui danno prova le donne sul lavoro -dichiara il presidente di Univendita Luca Pozzoli-. Per noi essere anticiclici anche sul fronte dell’occupazione, data la forte preponderanza della componente femminile fra gli incaricati alla vendita, è motivo di soddisfazione e orgoglio. Il settore è tradizionalmente appannaggio delle donne, anche perché permette di conciliare famiglia e lavoro. E questa è una condizione fondamentale per dare alle donne possibilità di carriera che sono più rare in altri settori».
Per il 2013, confermando una tendenza in atto da anni, le associate Univendita hanno aperto 10mila 350 posizioni, e di queste oltre 8mila sono rivolte, per tipologia, a donne.
































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