Valentina guarda ‘La morte e la Fanciulla’, in cui l’eroina di Guido Crepax si trova a diventare protagonista della storia diretta da Roman Polanski e interpretata al cinema da Sigourney Weaver, e’ una delle gemme fra le 33 tavole originali (29 a china e matita e 4 a colori, realizzate a china e acquarello) in esposizione e vendita di Ciak: Valentina, la mostra dedicata al profondo rapporto tra l’icona del maestro del fumetto morto nel 2003 e il cinema, aperta ieri alla CArt Gallery di Roma dove sara’ fino al 30 marzo. Nuovo sguardo all’opera dell’artista, che, in occasione dei 10 anni dalla morte, fa parte del programma di mostre su Valentina, raccontata da diverse prospettive, promosse dall’Archivio Crepax, a Firenze, Milano e Napoli.
Un viaggio quello di Ciak: Valentina, che parte dal 1968 e attraverso suggestioni, fra gli altri, da Pabst (regista di due film con Louise Brooks, l’attrice a cui Valentina e’ ispirata), Eizenstein, Fellini, Lang, Truffaut, Jancso, Kubrick, arriva fino al 1996. ‘Ci e’ sembrato naturale per Roma, pensare al legame con il cinema – spiega Antonio Crepax, figlio del grande disegnatore -. Ora stiamo provando a organizzare per fine anno a Milano una grande mostra sul lavoro di mio padre anche al di la’ Valentina, che e’ molto ampio e poco conosciuto, basti pensare ai disegni con cui ha illustrato grandi romanzi erotici, e capolavori della letteratura da Il processo di Kafka a Dr Jeckyll e Mr Hyde’.
Guido Crepax (che fra tavole e fumetti ha realizzato oltre 10 mila pezzi) ‘piu’ di tutti ha usato il fumetto come strumento di comunicazione a 360 – sottolinea Antonio Crepax -. Lui vedeva molto vicini il suo stile e il jazz, una musica di cui era appassionato. Si reputava un po’ un Charlie Parker della letteratura’. E Valentina, ‘nella sua opera, ‘e’ stato un personaggio innovativo. Quando e’ nata nel 1965, molte donne avrebbero voluto la sua indipendenza nel lavoro, la liberta’ con cui viveva le sua vita, la sua sessualita’. Oggi poi e’ contemporaneo piu’ che mai, anche se la societa’ spesso fa qualche passo indietro’.
Per i due proprietari della galleria, Luca Reinero e Massimo Tavani, la mostra a Roma (dove le opere sono in vendita tra i 5 mila e 13mila euro e sei sono gia’ state acquistate), ‘rappresenta appieno il taglio cinematografico che Crepax ha sempre dato ai suoi fumetti. Valentina poi e’ un’icona dalla forza dirompente, che molte generazioni hanno tentato, senza riuscirci, di imitare’.
































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