"Mi chiedo se questi organismi internazionali, come l’Onu, in modo particolare, che raccoglie il potere politico, ma sicuramente anche il potere finanziario, hanno mai affrontato in modo serio e deciso questa tragedia umana": lo afferma il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, che stamattina si è recato presso il Seminario arcivescovile di Genova, in visita ai 50 profughi che da alcuni giorni vi sono ospitati, "in seguito – specifica una nota dell’Arcidiocesi di Genova – ad una accorata richiesta del Prefetto".
Il numero uno dei vescovi italiani sottolinea al termine dell’incontro: "Quando vediamo centinaia, migliaia di persone, uomini, donne, bambini che affrontano i viaggi della morte per arrivare in Paesi lontani dal proprio, per i motivi che ben sappiamo, non possiamo non concludere che questo problema è un’emergenza veramente umanitaria, una tragedia dell’uomo. Questo fatto non fa onore alla nostra civiltà, in modo particolare a quella occidentale. È l’occidente in modo speciale che attraverso i suoi organismi di carattere non soltanto europeo, ma a livello internazionale e mondiale, deve affrontare seriamente e trovare vie di soluzione efficaci a questa tragedia immane, a queste persone che fuggono dai loro Paesi per guerra, violenza, carestia e cercano un futuro migliore".
"È una vergogna, certamente, per tutta la coscienza del mondo – sottolinea Bagnasco – ma può essere e deve essere anche una sfida da affrontare con serietà".
"La visita è stata particolarmente gradita dai giovani stranieri che hanno salutato personalmente l’arcivescovo e hanno ascoltato con grande attenzione le sue parole di benvenuto, d’incoraggiamento e di augurio per il loro futuro – spiega la nota dell’Arcidiocesi di Genova -. Insieme all’arcivescovo era presente monsignor Giacomo Martino, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes che, insieme alla Caritas, coordina a nome della Chiesa genovese l’accoglienza dei profughi". Con l’ospitalità loro offerta presso il Seminario del Righi – dove soggiorneranno temporaneamente, in attesa che la Diocesi completi il restauro di un’ampia struttura nel quartiere di Coronata – sale a quasi 400 il numero dei posti messi a loro disposizione dalla Chiesa genovese. I profughi ospitati a Genova, grazie all’impegno del mondo ecclesiale, sono in larga parte provenienti dalla Nigeria, dal Senegal, dall’Afghanistan e dal Bangladesh. In maggioranza sono musulmani, in buon numero sono cristiani.
Dopo le polemiche tra la Lega e la Cei, ora giungono parole di approvazione da parte del Carroccio: "Condivido ogni sillaba pronunciata oggi dal Cardinale Bagnasco" dichiara il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando il richiamo rivolto oggi dal presidente della Conferenza episcopale italiana all’Onu e alle organizzazioni internazionali in generale rispetto al problema dell’immigrazione dall’Africa. "Ha ragione Bagnasco – aggiunge Zaia – quando dice che l’Onu è assente rispetto al drammatico quadro libico e ai fenomeni migratori che continuano a generare tragedie nel Mediterraneo; ha ragione il cardinale a denunciare l’assurdità, l’infingardaggine e la cinica ipocrisia di tanti Paesi membri dell’Onu e di una Ue incapace di affrontare, se non di risolvere, i problemi storici e i fenomeni planetari che investono il mondo e l’Europa".
"Una Ue – attacca Zaia – inutile e caotica, al pari del governo italiano, di fronte a una situazione epocale, ma pervicacemente occhiuta quando si tratta di misurare le dimensioni di una rete da pesca o decidere che può esistere un formaggio senza latte". "Mi auguro – conclude Zaia – che la voce dell’alta cattedra morale giunga diretta e forte alle orecchie dei responsabili tutti delle Nazioni Unite e dell’Europa, che ergono muri e lasciano sola l’Italia, e provochi un sussulto che si trasformi in una seria, concreta, davvero umanitaria azione internazionale per assistere come si deve i veri profughi e combattere l’orrendo mercato di esseri umani che il terrorismo e la criminalità stanno alimentando con brutalità".
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