La presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kircher ha assicurato che il suo paese fara’ fronte a ‘tutte’ le scadenze dei suoi crediti in dollari, visto che la Banca Centrale ha ‘le riserve in valuta necessarie’ per far fronte a tali pagamenti, dopo il default del 2001. ‘Ogni volta che l’Argentina e’ andata in bancarotta c’e’ stato chi si e’ riempito di soldi, per questo puntano ad un altro default’, ha precisato riferendosi alla Standard and Poors’ e alla Fitch, le due agenzie che martedi’ hanno ridotto il rating del Paese alla luce di una risoluzione della Corte d’Appello Usa in un contenzioso tra Buenos Aires ed il fondo americano Nml, in possesso di ‘tango bond’ in default.
‘E’ in atto una campagna anti-argentina’, ha aggiunto la presidente, accusando il Fondo Monetario Internazionale, i fondi Usa definiti ‘avvoltoi’ – che sono riusciti a far sequestrare in Ghana la nave-scuola argentina ‘Libertad’ – ed un tribunale di New York che, con le sentenze a loro favorevoli – ha precisato – ‘sembra non conoscere le leggi del suo stesso Paese’. ‘Tutto cio’ pregiudica il 93% degli obbligazionisti, che hanno aderito ai concambi del 2005 e del 2010, ma terremo conto di cio’ che spetta loro come se fossero argentini’, ha inoltre assicurato, confermando quanto detto ieri dal ministro dell’Economia, Hernan Lorenzino.
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