Un compleanno in cella, nel carcere di El Rodeo a Caracas, per il cooperante Alberto Trentini, che domenica 10 agosto ha compiuto 46 anni.
Recluso in Venezuela, è accusato genericamente di cospirazione e terrorismo dal governo Maduro, mentre stava lavorando nel Paese sudamericano per l’Ong Humanity e Inclusion impegnata nell’assistenza umanitaria alle persone con disabilità.
Trentini si trova in carcere dal 15 novembre scorso.
Nei suoi 268 giorni di detenzione, il 46enne ha potuto chiamare a casa solo due volte, a maggio e a fine luglio.
Telefonate per rassicurare i genitori sulle sue condizioni di salute, ribadendo di star assumendo regolarmente i farmaci contro la pressione alta.
Nei giorni scorsi, Antonio Tajani – vicepremier e ministro degli Esteri -, ha nominato Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani nel mondo, inviato speciale della Farnesina a Caracas, con l’obiettivo di sollecitare la liberazione di Trentini.
Tuttavia, la prima missione esplorativa della scorsa settimana non è andata a buon fine: a Vignali è stato negato il permesso di entrare nel Paese e, di conseguenza, l’incontro è stato rinviato, verosimilmente di un paio di settimane.
Alla base del mancato permesso all’inviato speciale italiano, ci sarebbe il mancato raggiungimento, a Caracas, di una posizione comune su come affrontare la questione.






























