E’ scattata nelle scorse settimane un’ispezione nelle ambasciate italiane di Sri Lanka, Bangladesh e Pakistan decisa dal ministero degli Esteri. Quali sono i motivi? Esiste il forte sospetto di un traffico di visti per l’Italia. Gli accertamenti porteranno all’invio di una dettagliata relazione in procura. Non si esclude quindi l’apertura di un’inchiesta che potrebbe portare all’individuazione di altri canali di immigrazione clandestina nel nostro Paese.
Antonio Tajani, vicepremier e titolare della Farnesina, segue la questione da vicino. Fonti del ministero assicurano: “Il lavoro puntuale di analisi dei risultati dell’ispezione è in corso e la relazione finale della delegazione ispettiva, integrata da personale proveniente dalla polizia di Stato, dai carabinieri e dalla guardia di finanza, già dai prossimi giorni sarà messa a disposizione delle autorità competenti”.
Tajani da parte sua sottolinea: “Questo governo ha come obiettivo prioritario la lotta ad ogni forma di ingresso illegale in Italia. Le irregolarità saranno contrastate in maniera inflessibile. Ho già dato precise e più stringenti istruzioni a tutte le ambasciate e a tutti i consolati per rafforzare la lotta contro ogni forma di malaffare ai danni del nostro Paese. Per questo è urgente proseguire nel percorso avviato dal governo anche con le forze politiche del Parlamento, per dare alle nostre sedi all’estero maggiori risorse per questa azione prioritaria”, conclude Tajani.
In passato altre sedi diplomatico-consolari sono state chiuse anche a causa di forti irregolarità – per usare un eufemismo – avvenute al loro interno.