Torna in Spagna la paura di un maxi-attacco terroristico: la polizia iberica ha arrestato tre presunti membri di al Qaida, che secondo il governo di Madrid stavano pianificando un attentato sul territorio o ‘in altri Paesi europei’. Le autorita’ non si pronunciano sui possibili obiettivi nel mirino dei tre uomini, due ceceni e un turco, ma sembra che il gruppo fosse ben preparato per sferrare un attacco mortale.
Ci sono ‘prove evidenti’ sulla pianificazione di attentati ‘in Spagna o in altri Paesi europei’, ha detto il ministro dell’Interno, Jorge Fernandez Diaz, spiegando che in un appartamento di La Linea de Conception – una cittadina turistica dell’Andalusia (Sud) – è stato trovato nell’ambito dell’operazione ‘materiale esplosivo in quantità sufficiente a far saltare in aria un autobus’. In particolare, ha indicato il ministro, l’esplosivo ‘sarebbe specialmente dannoso con l’aggiunta di frammenti di metallo’.
Si tratta di una delle indagini ‘piu’ grandi’ mai svolte nei confronti di al Qaida a ‘livello internazionale’ ed e’ stata frutto di una collaborazione con le forze di polizia ed i servizi di intelligence dei Paesi alleati internazionali, ha aggiunto il ministro, sottolineando cosi’ l’importanza dell’operazione. La polizia seguiva i movimenti del gruppo da due mesi con pedinamenti e intercettazioni: le manette sono scattate la notte scorsa, quando gli investigatori si sono accorti che due dei presunti terroristi – i ceceni – stavano per lasciare il Paese.
I due, definiti ‘estremamente pericolosi’, sono stati intercettati ad Almuradiel, nella comunita’ autonoma di Castiglia-La Mancia, non lontano da Ciudad Real, mentre erano a bordo di un pullman che viaggiava da Cadice a Irun (Nord, Paesi Baschi) con l’intenzione – secondo le autorita’ – di andare in Francia. Uno di loro e’ ‘un personaggio molto importante nella struttura internazionale di Al Qaida’, ha sottolineato il ministro. Il terzo uomo, definito un ‘facilitatore’ all’interno dell’organizzazione terroristica, e’ stato arrestato a La Linea de Conception e la polizia ha trovato il materiale esplosivo nel suo appartamento.
L’operazione segue l’arresto, lo scorso giugno a Melilla – la città autonoma spagnola situata sulla costa orientale del Marocco – di due cittadini spagnoli di origine magrebina presunti membri di una cellula islamista particolarmente violenta. I due, ha spiegato oggi il ministro dell’Interno, appartengono alla ‘stessa ortodossia radicale’ degli islamisti che si fecero saltare in aria a Leganes (a Sud di Madrid) solo pochi giorni dopo i sanguinosi attentati dell’11 marzo 2004 alla stazione di Atocha di Madrid che provocarono la morte di 191 persone e oltre 1.500 feriti.
































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