L’eta’ media dei dipendenti pubblici continua a salire, spinta dal blocco del turnover e dall’inasprimento dei requisiti per andare in pensione. Stando al conto annuale della Ragioneria generale dello Stato, solo nel 2013 "e’ aumentata di sette mesi, sfiorando ormai i 50 anni". Per il totale dei lavoratori pubblici e’, infatti, pari al 48,7 anni, che diventano 49,3 se si guarda esclusivamente a quanti hanno il posto fisso.
I giovani appiano cosi’ sempre piu’ come ‘mosche bianche’, tanto che gli under30 sono appena 108 mila, il 3,3% del totale (i travet superano i tre milioni). E se si porta l’asticella fino ai 34 anni la quota resta comunque inferiore al dieci per cento (8,6%). La rappresentanza giovanile potrebbe essere ancora piu’ bassa se non si considerasse l’apporto dato dalle forze armate e da quelle di polizia (quasi sette under30 su dieci sono loro).
I numeri parlano chiaro e ‘l’invecchiamento’ del pubblico impiego avanza. Basti pensare che nell’ultimo decennio l’eta’ media e’ aumentata di quattro anni. Un innalzamento che non e’ privo di conseguenze, come fa notare la stessa Ragioneria nell’analisi dei dati, avvertendo: "il mantenimento prolungato" delle politiche di contenimento del turnover, scattate per la generalita’ dei comparti nel 2008, "finira’ per porre in pochi anni un problema di sostenibilita’ dei servizi erogati". Il ricambio, uno a uno, con un neoassunto per ogni pensionato, potra’ tornare a funzionare appieno solo nel 2018. Intanto l’eta’ per andare in pensione si allontana sempre piu’.
E’ stato infatti gia’ stabilito che a partire dal 2016 per uscire saranno necessari quattro mesi in piu’, quindi nella Pa significa che si passa a 66 anni e sette mesi (oggi 66 e tre mesi). Intanto in diversi settori l’eta’ media ha gia’ superato la soglia dei 50 anni, dalla scuola all’universita’, dai ministeri alle regioni e all’autonomie locali. Sotto i 40 anni resta un solo comparto, quelle delle forze armate. Nel dettaglio, l’eta’ media degli insegnati a tempo indeterminato sfiora i 52, quella dei medici li raggiunge, per i professori universitari e’ di oltre 56, mentre per i dirigenti ministeriali di prima fascia quasi 57. E si sale ancora nelle prefetture, visto che per i prefetti l’eta’ media e’ poco sotto i 60 anni.
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