Eric Schmidt, executive chairman di Google, partecipando ad una iniziativa a Roma, ha detto: “Il sistema economico italiano, seppur penalizzato da un ritardo tecnologico, ha tutte le caratteristiche per risultare vincente su Internet". Secondo Schmidt "lo scenario economico mondiale è progressivamente sempre più complesso e che credo ciascun paese debba trovare la sua via per competere sulla scena globale. E’ altrettanto evidente che internet gioca ormai un ruolo di grande peso in questo scenario: basta considerare che nei paesi del G20 l’economia internet ha gia’ un valore pari al 4% del Pil e contribuisce in media al 21% della crescita annua del prodotto interno lordo”.
Per il chairman del Big G, l’Italia, in cui l’economia internet e’ a poco piu’ del 2% del Pil, per cercare la propria strada ha dalla sua un potenziale unico che deriva dalla sua tradizione. Ossia, da quello che all’estero siamo ormai abituati a chiamare il Made in Italy". Schmidt sottolinea che "l’Italia e’ un brand riconosciuto. Il Made in Italy, fatto di prodotti, di stile di vita, di cultura e di luoghi, e’ riconosciuto e ricercato all’estero. Inoltre, il modello produttivo italiano e’ in grado di rispondere ad esigenze di grande qualita’ e forte personalizzazione, sa sostenere produzioni limitate, si potrebbe definire artigianato industriale. Questo lo rende ideale per avere successo in internet, perche’ grazie ad internet si possono raggiungere clienti sparsi in tutto il mondo e quello che ne risulta e’ un grande potenziale per l’export: i prodotti di nicchia non sono piu’ costretti in mercati di nicchia. Il Made in Italy, pero’, oggi non e’ abbastanza presente online e non usa abbastanza la rete. Serve una maggiore capacita’ delle imprese italiane, anche le piu’ piccole, di farsi vedere agli occhi del mondo attraverso internet".
"Portare l’economia italiana nel digitale – prosegue – non deve significare snaturare la vostra economia e abbandonarne i settori di punta nel tentativo di creare in Italia una nuova Silicon Valley; significa piuttosto utilizzare internet come tecnologia abilitante, come strumento per analizzare i mercati, far conoscere il proprio prodotto e raggiungere i potenziali clienti”.
“In un paese con il 40% di disoccupazione giovanile, inoltre, trovare soluzioni alla portata del tessuto imprenditoriale che aiutino a far crescere il fatturato delle imprese, il Pil del paese e allo stesso tempo utilizzino il talento dei giovani, sembra essere imprescindibile”.
“Come Google – ha concluso – abbiamo deciso di fare un importante investimento in Italia. Ci concentreremo su tre aree: far conoscere le eccellenze nascoste dell’Italia, diffondere tra gli imprenditori le competenze digitali, valorizzare i giovani come promotori della transizione al digitale dell’economia italiana. L’Italia e’ straordinaria nel mondo, se questa straordinarietà riusciamo a portarla online, un piccolo pezzettino per volta, ne deriverà un grande contributo alla crescita del Paese".
































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