L’altro giorno ho avuto un colloquio telefonico con Eugenio Sangregorio, imprenditore di successo a Buenos Aires, presidente dell’Unione Sudamericana Emigrati Italiani. L’ho sentito, come sempre, molto impegnato nei suoi affari, ma comunque assai attento alle vicende politiche ed economiche italiane. “Seguo sempre tutto con grande e interesse, sono sempre attento a ciò che succede nella mia cara Italia”, ha sottolineato al telefono.
Calabrese doc, impegnato nel mondo dell’emigrazione, Sangregorio fra le altre cose mi ha voluto raccontare il lavoro che l’USEI sta svolgendo sul territorio: “Continuiamo a portare avanti il nostro progetto, rafforzando la nostra presenza in tutto il Sud America. Lavoriamo sia a livello politico che economico per rafforzare i rapporti fra Italia e Argentina, fra il Sud dell’Europa e il Mercosur. Siamo in contatto con diversi imprenditori che hanno deciso di investire in America Meridionale”, mi ha assicurato, per poi annunciare che “dal 14 al 19 ottobre riunisco a Buenos Aires imprenditori italiani che operano nel settore dell’energia rinnovabile e del biogas. Si tratta – ha spiegato – di strutture di tecnologia avanzata, di cui c’è tanto bisogno qui da noi”.
Al telefono Eugenio ha anche commentato gli ultimi avvenimenti politici italiani, a cominciare dalla decisione di Silvio Berlusconi di votare la fiducia al governo Letta: “Berlusconi ha fatto bene, l’ha fatto per il bene del Paese. E’ stata certo una decisione sofferta, ma ha deciso per il meglio”. Sangregorio è però deluso dall’operato dell’attuale esecutivo, in particolare per ciò che riguarda gli italiani all’estero: “il governo di Enrico Letta fino adesso ha solo illuso e deluso gli italiani nel mondo, pur sapendo che i connazionali residenti oltre confine rappresentano un’enorme risorsa per l’Italia. Dovrebbe valorizzare di più le nostre comunità nel mondo e dare ai temi più vicini agli italiani all’estero molta più importanza”.
Gli italiani che guardano allo Stivale dall’Argentina “vorrebbero che i politici dell’Italia lasciassero da parte i propri interessi e guardassero all’interesse del Paese”, ha aggiunto il presidente dell’USEI: “devono smetterla, una buona volta, di attaccarsi tra di loro, e dovrebbero occupare il loro tempo per studiare un piano strategico che possa davvero rilanciare l’economia, creare posti di lavoro, internazionalizzare le piccole e medie imprese. Solo in questo modo l’Italia sarà capace di uscire dalla crisi”.
































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