Nello splendido scenario delle Terme di Diocleziano il premier Matteo Renzi e il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, hanno firmato l’intesa per lo sblocco di opere pubbliche da 1 miliardo e 407 milioni di euro nella regione.
Tra le opere strategiche – come spiegato oggi – 180 milioni vanno per la Ferrovia Roma-Lido con interventi per la modernizzazione della linea, 154 milioni per le Ferrovia Roma-Viterbo con interventi per il rifacimento della ferrovia ex concessa, 39 milioni per il Nodo ferroviario Pigneto, 485,5 milioni per il completamento della Superstrada Orte-Civitavecchia – interventi per il completamento di un’arteria fondamentale per la mobilità delle persone e delle merci dall’Autostrada del Sole, principale arteria di collegamento viario Nord-Sud del Paese, verso il Porto di Civitavecchia. Una vera e propria trasversale che consente di evitare ai mezzi su gomma di raggiungere l’A1 da Civitavecchia, e viceversa, passando per il nodo autostradale della Capitale ed in particolare sul Gra e ancora 112 milioni per il proseguimento lavori linea C della Metropolitana di Roma.
"Quelli che promettono grandi rivoluzioni ma poi non sono credibili sulla concretezza del giorno dopo giorno ci stanno rubando il futuro", dice Renzi firmando l’intesa con la regione Lazio. "Se vuoi risolvere un fenomeno di portata storica come l’immigrazione, non basta andare in un talk-show e fare la voce grossa", bisogna "avere un progetto più articolato di quello dei profeti della demagogia che dicono ‘aiutiamoli a casa loro’".
"C’è un grande orizzonte che è l’orizzonte dell’Italia nell’Europa e nel mondo. La paura fa capolino in tutte le elezioni politiche. Il mondo sta viaggiando ad una velocità in cui crescono le minacce ma crescono anche le opportunità. L’Italia – ha sottolineato il premier – ha un ruolo. Quello di provare a cambiare le cose che non vanno".
































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