"Se si smette di far polemica su tutto e in un anno e mezzo, da qui alle elezioni, si lavora concretamente per rendere l’Italia un po’ più semplice, io penso che questo sia il Paese più figo del mondo, ha tutte le condizioni per essere punto di riferimento e di eccellenza". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Radio 105. "Ci sono un sacco di problemi e molte cose da cambiare – ha aggiunto – ma se lo semplifichiamo questo Paese, se si gioca semplice, palla a terra e far girare la palla, può essere il Paese più forte del mondo".
Abolire Equitalia entro il 2018? Matteo Renzi, in diretta a Radio 105, spiega: "Non è vero che cambieremo solo il nome e tutto resterà com’è ora. Cambieremo il metodo. Il problema è come Equitalia ti viene a chiedere i soldi, magari ti fa pagare una multa o ti fa pagare il doppio di quanto dovevi, per un errore, una disattenzione o perché non ti è arrivato un avviso. Cambieremo il meccanismo: manderemo ai cittadini via sms tutte le scadenze che hai, faremo un’applicazione che, se vuoi, paghi con un clic. Utilizzeremo l’innovazione tecnologica per ‘un fisco amico’, perché c’è modo e modo”.
Un momento di flessione del gradimento del presidente del Consiglio, misurato attraverso il ‘termometro’ di Twitter e Facebook? "Quello non si misura sui ‘social’ ma nei passaggi elettorali, e lo dice uno che i social media li adora". "Noi cerchiamo di fare delle cose per l’Italia, se hai paura di andare controcorrente devi fare un altro mestiere", sottolinea il presidente del Consiglio.
Un tema, questo, che affiora anche in altri passaggi dell’intervista. Come quello in cui ribadisce che a Palazzo Chigi e’ arrivato non eletto ma chiamato dal Capo dello Stato, sull’onda di un’emergenza, e legittimato da un voto delle Camere, o quello in cui Renzi torna a ricordare che "io ho preso un fracco di voti alle Primarie e in Parlamento c’e’ chi c’e’ entrato con 122 clic, o nascosto in mezzo alle liste, senza metterci la faccia. Molti di questi sai come vanno a casa quando scelgono i cittadini e non un blog…".
Sulla vicenda dei nostri marò: “Ci sono state molte vicende strane in passato dove le responsabilita’ sono varie. Quando siamo arrivati noi sembrava un problema inestricabile, oggi abbiamo fatto un percorso con posizioni diverse ma con pieno rispetto del popolo indiano e del governo indiano che continuiamo a rispettare. Alla fine un tribunale ha dato ragione al fatto che uno dei nostri marò è già in Italia, l’altro e’ stato ufficialmente deciso che deve tornare in Italia. Ci auguriamo che avvenga il prima possibile. Noi siamo in ottima relazione e in pieno raccordo istituzionale con gli indiani per portare a casa un risultato che per noi e’ fondamentale. Il tono muscolare di quelli che dicevano ora gliela facciamo vedere noi ha portato questa vicenda avanti per quattro anni".
Ottocentomila persone in Libia pronte a partire? "Sono numeri un po’ messi così, se volessimo restare nella media rispetto agli anni scorsi dovrebbero essere 130mila". Sull’ immigrazione il punto e’: "No agli allarmismi, sì alla serietà e l’Europa si dia una mossa”.
"Gli 80 euro ai pensionati e’ una misura che stiamo studiando, stiamo discutendo di quale tipo di fascia andare a prendere. Oggi le minime prendono veramente pochissimo". E rispondendo poco prima a una domanda sulle accise Renzi ha ricordato che "per anni le tasse sono andate su, noi finalmente siamo riusciti a fare il cambio verso delle tasse. Basta? No. Bisogna tagliare delle spese, ma noi non vogliamo tagliare delle spese sul sociale. I soldi sulla sanita’ sono aumentati e non diminuiti. E’ una questione complicata. Come un buon padre di famiglia cosa puoi fare? Mettere ordine". Per ora "fra abbassare la benzina e dare piu’ soldi a chi guardagna meno di 1500 euro abbiamo scelto la seconda".
































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