Matteo Renzi, intervistato al Tg2, ha assicurato: il governo non si dimette. "Le opposizioni – ha detto il premier – vogliono sempre che il Governo si dimetta, è il loro mestiere. Noi non li accontentiamo, perché pensiamo che l’obiettivo del Governo sia quello di fare le cose".
In merito alla vicenda di Potenza che ha coinvolto l’ormai ex ministra dello Sviluppo Economico, Federica Guidi: il ministro "ha sbagliato. Non c’è niente di illecito, ma ha fatto un errore e ne ha preso atto. Finalmente in Italia è arrivato il momento che chi sbaglia va a casa e lascia la poltrona".
A proposito del referendum sulla trivelle: "Chi voterà sì al referendum voterà sì al blocco delle piattaforme che già ci sono e la conseguenza sarà il licenziamento di 11mila persone e il fatto che dovremo comprare petrolio e gas di cui abbiamo bisogno dai petrolieri arabi e russi, sprecando quello che già c’è". Chi è contro il sì, ha precisato, "può votare no o più efficacemente può non andare a votare. Lo prevede la nostra Costituzione". "Questo non è un referendum sulle trivelle – ha poi precisato Renzi – ma è un referendum sullo spreco di energia. L’Italia è leader nelle energie rinnovabili che, però, non basteranno per i prossimi anni. C’è bisogno di un po’ di petrolio e di un po’ di gas. La gente non può andare a piedi. Non vogliamo nuove perforazioni, nuove autorizzazioni, ma diciamo: ‘Quelle che già ci sono possiamo terminarle?’".
"Il nostro è il governo dei petrolieri e delle lobby? E’ una barzelletta, niente di più. Noi siamo il governo che ha messo in moto l’Italia e vogliamo lavorare per questo. Poi tra due anni quando ci saranno le elezioni ciascuno farà quello che vuole, ma ai giochini politicanti di chi fa polemica non prestiamo attenzione e ascolto".
Renzi mercoledì è stato contestato a Napoli, dove si è recato per la cabina di regia su Bagnoli. Alla fine della giornata il bilancio è stato di una decina di agenti contusi. "Bagnoli è un autentico scandalo, fermo da quasi 30 anni. C’è una colata di cemento che si chiama Colmata che è pazzesca, 11 ecomostri… Noi rimetteremo a posto quell’area: 272 milioni di euro per restituirla a Napoli e ai napoletani. C’è chi urla e c’è chi lavora. Noi stiamo dalla parte dell’Italia che lavora". "A me dispiace molto per gli agenti di polizia. La nostra gratitudine e il nostro abbraccio – ha detto Renzi – vanno a quelli che sono stati feriti e a tutti i loro colleghi. Però dobbiamo dire con molta forza che un Paese civile va avanti".
































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