"I congressi si fanno sulle mozioni. Ma la politica si fa sulle emozioni. Emozioni anche negative. Il dolore per il suicidio di Simone ci impone di vincere una battaglia culturale: nessuna legge antiomofobia – pur buona e positiva – risolverà il problema educativo, lo sappiamo. L’angoscia per le due ragazzine di Roma, 14 e 15 anni, che si prostituivano nei quartieri bene della città. Sono sconvolto da due giorni”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews. “C’è anche un altro sentimento, la vergogna”, prosegue il sindaco di Firenze. “Hanno cercato di fare polemica in queste ore per un’iniziativa del Comune di Firenze, doverosa e semplice: la possibilità per i genitori dei bimbi nati morti di seppellire i propri figli anziché -letteralmente – considerarli ‘rifiuti speciali’. Si è cercato addirittura di trasferire questo dibattito in un’occasione di polemica congressuale. Possiamo fare politica senza strumentalizzare il dolore di una madre, o di un padre, che perde un figlio prima che questi veda la luce? La vergogna, in questo caso, è tutta per qualche professionista dell’ideologia: non avrei mai immaginato che il livore contro di me arrivasse a questo punto. Mi spiace, ma mi spiace per loro".
Renzi, candidato alla segreteria del Partito Democratico, parla poi della questione che riguarda Silvio Berlusconi e la sua decadenza da senatore: “Ho grande rispetto per le questioni personali di Berlusconi, perchè non sono uno di quelli che gioisce per le difficoltà altrui: io avrei preferito batterlo nelle urne, non nelle aule di tribunale. Aggiungo, non riesco ad apprezzare quelli che per vent’anni hanno fatto tutto ciò che Berlusconi ha chiesto, ottenendo prebende, e oggi si ergono a paladini dell’antiberlusconismo”.
La disoccupazione a settembre tocca il record storico: 12,5%. E di cosa parla la classe politica? Di come cambiare i centri per l’impiego, il lavoro, la formazione professionale, la burocrazia, il sistema del credito, gli investimenti stranieri? No. Parla delle modalità con cui il Senato deve votare per la decadenza di Berlusconi". In ogni caso, “il destino politico di Berlusconi è già segnato da una condanna in via definitiva per evasione fiscale e dall’imminente interdizione, oltre alla decadenza".
BRUNETTA (PDL), “SARA’ RENZI A FARE CADERE IL GOVERNO” “Quello che appare in tutta evidenza è che il Partito Democratico scarica la sua feroce lotta interna sul governo, la scarica sulle istituzioni, e la scarica su una persona, il presidente Berlusconi, da cui il Partito Democratico è ossessionato". Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, al Gr1 (Radio Uno). "Non passerà – sottolinea l’ex ministro – una logica di questo genere: noi siamo seri e responsabili nei confronti del Paese. Il governo lo farà cadere Renzi nei prossimi giorni". "Non si era mai vista – continua il presidente dei deputati del Pdl – una tale violenza contra personam. Persino le motivazioni della senatrice Lanzillotta sembrano assolutamente risibili e sono tra l’altro una macchia per la nostra democrazia parlamentare", conclude Brunetta.
































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