"Attorno ai saggi di Napolitano si sta sviluppando un’indecorosa sceneggiata. Il presidente ha sbagliato qualche mossa, capita persino a lui. Anzitutto la scelta che punta sostanzialmente a commissariare un Parlamento appena eletto. E poi, nemmeno una donna, il che ha fatto giustamente infuriare tante personalità che non hanno mancato di farlo notare". E’ quanto scrive Francesco Storace, Segretario Nazionale de La Destra, sul sito web del partito. "Ma il lavoro di questi dieci piccoli indiani a che cosa dovrebbe portare lo si intuisce poco, anche perché se si trova un accordo sui programmi non si capisce perché dovrebbero riuscirci loro e non direttamente i partiti. Se Bersani e Berlusconi faranno un governo insieme non credo che dipenderà da Violante e Quagliariello, tanto per capirci. La realtà e’ che sembra di trovarci di fronte a un espediente per tirarla per le lunghe, in modo che parallelamente si avvii il negoziato per l’elezione del nuovo capo dello Stato. Anche qui voglio capire che cosa farà il Popolo della libertà. Napolitano lo ha detto, questa volta con chiarezza: auspica una larga intesa per l’elezione del proprio successore. Immagino si riferisca anzitutto proprio a Pd e a Pdl. Bene. Auspico che il partito di Berlusconi voglia prendere alla lettera il programma che scrivemmo insieme per le elezioni politiche. Agli italiani la coalizione di centrodestra propose al primo punto l’elezione diretta e popolare del Capo dello Stato. E’ possibile votare un presidente presidenzialista, ad esempio? Non credo che un inquilino del Quirinale scelto di nuovo a maggioranza possa entusiasmare il popolo italiano, e su questo ha ragione il Cavaliere. Che avrebbe torto se limitasse l’identikit del nuovo Presidente semplicemente ad una questione di appartenenza politica. No. Ci dovete dare uno che sia pronto a farsi da parte un minuto dopo l’approvazione di una riforma presidenzialista. Non barattate col governo il nuovo Capo dello Stato. Ma aprite una trattativa che faccia comprendere con chiarezza che il prossimo, fra un anno o due, a riforma fatta, lo eleggera’ il popolo italiano. Insomma, ci vuole metodo, metodo innovatore. Se invece pensate semplicemente alla casacca politica del prossimo presidente, rischiamo che alla fine ci ritroviamo uno alla Mario Monti, che e’ l’unico – nel caos che si registra in queste giornate di inizio legislatura – ad averci guadagnato. Resta a palazzo Chigi fino a quando i partiti non si metteranno d’accordo, lasciando agli italiani la sensazione che sia stato inutile votare. E anche di questo dobbiamo ringraziare chi non ha avuto l’intuizione di comprendere che se avesse valorizzato l’intera coalizione oggi forse avrebbe vinto le elezioni e sarebbe lui a distribuire le carte. Adesso, Cavaliere, almeno rimediate all’errore, e dateci un presidenzialista. Per far cambiare davvero l’Italia e la sua politica".
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