Nuovo colpo di scena nel dramma che vede al centro Oscar Pistorius, il campione sudafricano accusato di avere ucciso il 14 febbraio la fidanzata Reeva Steenkamp, in quello che lui definisce un tragico incidente e il procuratore del tribunale di Pretoria un omicidio premeditato. Segnando un punto per la difesa di ‘Blade Runner’, l’investigatore incaricato del caso, Hilton Botha, è ‘saltato’ ed è stato sostituito dal ‘detective numero uno’ del Sudafrica, termini con i quali la responsabile della polizia nazionale Riah Phiyega ha presentato il tenente Vineshkumar Moonoo. Botha era doppiamente contestato dal legale di Pistorius, Barry Roux, e non soltanto da lui. Nel 2011 è stato coinvolto in una sparatoria: insieme a due suoi colleghi, verosimilmente sbronzo, Botha aveva sparato contro un taxi al bordo del quale si trovava un uomo accusato di avere ucciso una donna poi fatta a pezzi. Come ha confermato un portavoce della polizia, Neville Malila, le accuse di tentato omicidio nei confronti di Botha erano state ritirate, ma poi sono state riconfermate il 4 febbraio, dieci giorni prima dell’omicidio Steenkamp. E il tribunale di Pretoria, che in queste ore sta decidendo se concedere la libertà su cauzione al campione sudafricano, non lo ha saputo fino ad oggi.
Botha è stato contestato anche per come ha condotto l’inchiesta. Primo a giungere sul luogo del dramma, e’ stato lui a sostenere che nella casa di Blade Runner erano state trovate fiale di testosterone, una sostanza proibita, l’ormone che migliora le prestazioni sportive. Poi ha dovuto fare marcia indietro. Non solo: aveva affermato, perentorio, che la traiettoria delle pallottole sparate da Pistorius dimostrava che l’atleta aveva sparato per uccidere. In un secondo tempo, sotto il fuoco delle domande di Roux, Both aveva di nuovo fatto marcia indietro, affermando che nulla al momento contraddiceva la versione del tragico incidente difesa da Pistorius. Il nuovo inquirente numero uno nel caso Pistorius, il tenente Moonoo, è "il miglior detective" del Sudafrica secondo la responsabile della polizia, Riah Phiyega, secondo cui al caso "verrà dedicata la massima attenzione a livello nazionale". Moonoo guiderà "un team di investigatori molto competenti e molto esperti".
Oggi, terzo giorno dell’udienza per la libertà su cauzione di Pistorius, è proseguito, senza che si giungesse ad una decisione finale, lo scontro tra procura e difesa. Uno scontro sempre piú duro, anche perchè è stato ‘inquinato’ dal caso Botha, al centro dei dibattiti odierni. La difesa, continuando a sostenere l’involontarietà del delitto, insiste sul "grande amore" tra Reeva e Pistorius, che oggi non ha pianto ma tenuto lo sguardo basso quando l’avvocato ha parlato della sua relazione. Alle quattro del pomeriggio, il presidente della Corte, Desmond Nair, a sorpresa ha aggiornato i lavori, che riprenderanno domani mattina. La decisione sulla libertà su cauzione è attesa per domani stesso. Poco prima il presidente del tribunale aveva ordinato per pochi minuti la sospensione dell’udienza a causa di una "minaccia" non precisata fuori dal tribunale. Dopo pochi minuti, tuttavia, l’udienza è ripresa e si è parlato di "falso allarme". Oggi è emerso che ‘Blade Runner’ avrebbe a disposizione una casa a Gemona, in Friuli Venezia Giulia, dove – si dice – trascorre quattro mesi l’anno. Non è chiaro se la casa sia di sua proprietà o solo in affitto, come scrive la stampa sudafricana. Ma il sindaco della cittadina friulana, Paolo Urbani, sostiene che non è vero perchè Pistorius scende sempre in albergo. Sta di fatto che la città era stata scelta dall’atleta per prepararsi ai Giochi di Londra 2012. E mentre la famiglia dell’atleta comunica la decisione di aver trasformato il sito ufficiale in una sorta di forum dedicato al processo, con notizie e messaggi di solidarietà, la Nike ha annunciato di aver sospeso il contratto con l’ex campione.
































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