L’on. Ricardo Merlo ha presentato, oggi, un’interrogazione ai Ministri degli Esteri e del Lavoro e delle Politiche Sociali per chiedere maggiore tutela della privacy dei pensionati italiani che, negli ultimi tempi, in Argentina sono stati ripetutamente vittime di aggressioni e rapine, anche presso il proprio domicilio.
L’ultimo episodio violento, accaduto pochi giorni fa – il 27 giugno – a Balcarce (Mar del Plata) è stato riportato anche dai principali media nazionali (Clarin) per l’efferatezza del crimine, che ha ridotto in fin di vita una pensionata italiana ultraottantenne, sottoposta a torture indicibili da parte dei malviventi che credevano di trovarle in casa un tesoro, e per il fatto che si sia compiuta proprio nel domicilio dell’anziana signora.
Nella collettività italiana in Argentina, tra i dirigenti delle associazioni e nel Comites, si sta facendo sempre più largo l’ipotesi che tra le cause dell’aumento della criminalità nei confronti dei pensionati italiani ci sia, oltre all’erronea considerazione che questi percepiscano redditi da favola, anche la circostanza che i dati personali dei percettori di una pensione INPS siano esposti al rischio di intercettazione da parte della malavita locale. Com’è noto, infatti, i plichi inviati dall’INPS con cui l’ente previdenziale chiede ai pensionati informazioni anagrafiche, di domicilio e di esistenza in vita viaggiano in buste “con un lato aperto” per facilitare le ispezioni.
L’on.Ricardo Merlo, recentemente recatosi in visita proprio a Mar del Plata, ha raccolto le istanze e le preoccupazioni della collettività italoargentina, turbata dall’evento brutale dei giorni scorsi, e ha interrogato i ministri competenti affinchè pretendano dall’INPS una maggior considerazione e protezione della privacy dei propri assistiti, utilizzando un servizio di posta inviolabile, come previsto anche nella nostra Costituzione.
Di seguito il testo completo dell’interrogazione:
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Per sapere – premesso che:
– continuano i disagi per i pensionati italiani residenti all’estero (Argentina) che sono sempre più oggetto di rapine e aggressioni fisiche, anche brutali;
– notizie di aggressioni, anche presso il domicilio di pensionati italiani, sono riportate non solo dalla stampa locale, ma anche da quella nazionale, e denunciate dai dirigenti delle associazioni italiane e dai Comites;
– a Balcarce (circoscrizione consolare di Mar del Plata) si è verificato l’ultimo fatto di sangue ai danni di una pensionata italiana che, a causa delle percosse e torture subite, versa ora in gravissime condizioni; il caso è stato riportato sia dal quotidiano locale di Mar del Plata, La Capital (28.06.12), che dal Clarìn (29.06.12), uno dei principali media nazionali argentini,
– i pensionati italiani vengono – spesso a torto – considerati dalla malavita locale percettori di redditi cospicui;
– è opinione oramai diffusa nella collettività italiana, ma non solo, che tra le cause di questi delitti ci possa essere una mancata protezione della privacy dei percettori di pensione italiana;
– l’INPS ha inviato recentemente diverse comunicazioni ai pensionati residenti all’estero contenenti richieste di informazioni personali, dati anagrafici, di residenza e di esistenza in vita che risultano viaggiare in plichi con "lato aperto", per un’ eventuale ispezione postale;
– questa circostanza consentirebbe ai malintenzionati e criminali di accedere alle informazioni personali relative ai redditi e al domicilio dei pensionati italiani;
– considerato il principio dell’inviolabilità della corrispondenza, sancito dall’art. 15 della nostra Costituzione;
– considerato, inoltre, che l’invio di plichi contenenti dati personali cd. “sensibili” non può essere trattato come un qualunque servizio di spedizione di libri, campioni o pubblicità, ossia casi in cui il cliente (in questo caso l’INPS) in cambio di una tariffa molto agevolata aderisce a particolari condizioni dettate dal fornitore del servizio, come la facoltà di aprire l’oggetto di corrispondenza per eventuali controlli;
– se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti criminali che hanno coinvolto i pensionati italiani residenti all’estero;
– se non ritengano necessario garantire la privacy dei nostri pensionati italiani, chiedendo all’INPS di inviare le prossime comunicazioni e le ulteriori richieste di informazioni ai propri assistiti, in forma riservata utilizzando un servizio di posta inviolabile.
on. Ricardo Antonio MERLO
Discussione su questo articolo