La proposta di legge che modifica la normativa sul finanziamento dei partiti e’ stata approvata con 187 si’, 17 no e 22 astenuti in via definitiva al Senato. Tra le novita’ del testo: il risparmio di 165 milioni ottenuto sui rimborsi sara’ devoluto ai terremotati.
Questo, in estrema sintesi il contenuto del provvedimento.
– RIMBORSI DIMEZZATI: Taglio del 50% dei rimborsi ai partiti. Dai 182 attuali si passa a 91 milioni. Il 70% di questi saranno erogazioni ricevute direttamente dallo Stato (63.700.000 euro); il 30% (27.300.000 euro) sara’ di cofinanziamento. Il che significa che partiti riceveranno 50 centesimi per ogni euro ricevuto da persone fisiche o enti. E ogni contributo non potra’ superare i 10.000 euro.
– 165 MILIONI AI TERREMOTATI: I 165 milioni di euro risparmiati nel 2012 e nel 2013 dal taglio del finanziamento verranno destinati alle popolazioni colpite (dal 2009 in poi) da terremoti e calamita’ naturali.
– DETRAZIONI FISCALI: Un privato che voglia finanziare il partito del cuore potra’ avere una detrazione fiscale del 24% per il 2013 e del 26% dal 2014. Stessa detrazione si avra’ per chi sceglie le Onlus. Perche’ i donatori abbiano diritto alla detrazione bastera’ che il partito abbia presentato una lista.
– QUOTE ROSA: Se piu’ di due terzi dei candidati di un partito sono dello stesso ‘genere’ la forza politica si vedra’ decurtata del 5% la quota di rimborso che le spetta.
– COMMISSIONE PER LA TRASPARENZA: Ci sara’ un task force di 5 magistrati: 3 della Corte dei Conti, uno del Consiglio di Stato e uno della Corte di Cassazione a vigilare sui bilanci dei partiti. Avra’ sede presso la Camera e comminera’ sanzioni.
– SU BILANCI VIGILERANNO SOCIETA’ DI REVISIONE: Societa’ di revisione iscritte nell’albo Consob verificheranno i conti e i bilanci finali dei partiti. Stileranno una relazione che poi dovra’ essere trasmessa alla Commissione di controllo.
– TESORIERI ‘TRASPARENTI’: Per tutti i tesorieri, anche non eletti, scattera’ l’obbligo di pubblicare redditi e patrimonio anche di moglie (se c’e’ comunione dei beni) e figli a carico. I tesorieri che ‘sbagliano’ non potranno piu’ sottoscrivere i bilanci del partito per almeno 5 anni.
– COME ACCEDERE AI RIMBORSI: I partiti, per avere i finanziamenti, dovranno ottenere il 2% alla Camera o avere almeno un eletto. Dovranno dotarsi di uno Statuto democratico e dovranno farne esplicita richiesta dopo le elezioni.
– TETTI DI SPESA: Sono previsti per elezioni politiche, europee e amministrative. I Comuni si divideranno in tre fasce. La I da 15 mila a 100 mila abitanti; la II da 100 mila a 500 mila; la III da 500 mila in su. Se si tratta di candidati sindaci: per la I fascia potranno spendere 25 mila euro, piu’ un euro per ogni iscritto nelle liste elettorali. Nella II, 125 mila euro piu’ un euro per ogni scritto. Per la III, 250 mila euro piu’ 0,90 centesimi per ogni iscritto. Tetti ridotti per i consiglieri.
– SI INVESTE SOLO IN TITOLI DI STATO UE: I partiti potranno investire esclusivamente in titoli di Stato europei.
– NO CASE IN AFFITTO DA ELETTI: Partiti e movimenti non potranno piu’ prendere in affitto o acquistare a titolo oneroso immobili da persone elette in Parlamento, in Europa e nei consigli regionali.
– SANZIONI: La ‘pena’ massima e’ il taglio del rimborso. Ma ci sono anche altre sanzioni che vanno dalla decurtazione dei due terzi di rimborsi e contributi a seconda della gravita’ della violazione.
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