Si sa solo che il progetto verte sul tema del fisco. Niente altro. Su quella che viene definita “l’arma segreta” di Silvio Berlusconi, lo stesso Cavaliere mantiene il riserbo più assoluto. La sorpresa che da qualche giorno sta rimbalzando nella mente del leader del PdL verrà svelata domenica mattina, a Milano. Ma già durante l’incontro con i giornalisti previsto a via dell’Umiltà per venerdì 1 febbraio, potrebbero esserci delle anticipazioni.
L’ex capo del governo, dopo l’attacco alla Germania della Merkel, dopo avere sparato ad alzo zero contro Monti e i suoi ministri, contro Fini e Casini, e contro la sinistra di Bersani, punta sui temi economici, che in queste ore sono al centro della sua campagna elettorale. Silvio lavora per recuperare “tutti i voti del 2008” e per ridurre al minimo la distanza che nei sondaggi separa il PdL dal Pd. E a sentir lui, ci sta riuscendo benissimo: sarebbero solo “2,6 punti”, secondo i sondaggi che ha sul tavolo l’uomo di Arcore, a separare il centrodestra dal centrosinistra.
Intervistato da Radio Montecarlo, Berlusconi promette: una volta che il centrodestra sarà al governo, verrà abolito l’Imu sulla prima casa, verrà abolito “il tetto dei mille euro per i pagamenti in contanti” e rivisti “i poteri di Equitalia per quanto riguarda i rapporti ostili che ha con i contribuenti, anche quelli onesti”. Ma il governo a guida centrodestra penserà subito anche al capitolo che riguarda gli esodati, italiani “che si trovano in una situazione imbarazzante perche’ non hanno ne’ lo stipendio a nemmeno la pensione”. Il “governo dei tecnici” è il gran colpevole, anche in questo caso.
La situazione italiana? “Iin base a quanto emerge dal rapporto Eurispes i cui dati sono preoccupanti”, la colpa – sottolinea il Cav – è tutta di Mario Monti, a cui Berlusconi rimprovera il tour per le cancellerie europee dove “fa un po’ di teatro come candidato”.
Ma in realtà l’ex premier sa che deve rafforzare lo scontro fra lui e Bersani. Proprio per questo non ha alcuna intenzione di partecipare al confronto tv con tutti i candidati: dice sì, invece, a un “faccia a faccia solo con chi è candidato a vincere”.
Non poteva mandare il consueto appello al voto utile: “gli italiani si rechino alle urne, non disperdano i loro voti ai piccoli partiti”. Non solo Monti, Fini, Casini, ma anche Oscar Giannino – che, accusa l’ex premier, “ha l’1.4% di voti” – sono, secondo il Berlusca, scelte da evitare.
Tutti concetti, quelli espressi durante l’intervista radiofonica, con assai probabilmente Berlusconi ripeterà domani in conferenza stampa, dopo avere incontrato gli eurodeputati del Popolo della Libertà.
































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