Michaela Biancofiore, una delle amazzoni azzurre, in una intervista a Repubblica sostiene che "il presidente del Consiglio dovrebbe prendere le redini del Pd e condurlo a più miti consigli: è lui di fatto il leader della sinistra. Da Letta non mi attendo la presa di distanza dall’amaro calice. Non può pensare che i destini di Berlusconi siano diversi da quelli del partito che sostiene l’esecutivo. Dal premier mi attenderei un atto di coraggio. Che si rivolgesse al capo dello Stato per sollecitare un’azione motu proprio". Se si dovesse aprire una crisi di governo, “nessuno si sogni di scaricare le responsabilità sul Pdl. Questo è il momento del coraggio delle più alte cariche istituzionali. Adesso o mai più".
Il sottosegretario Biancofiore aggiunge: "L’esecutivo si sostiene in due, ma qui c’è una parte del Pd, che fa capo ai renziani, che spinge per le urne”, e “rischia perché è venuta meno la solidarietà tra le forze politiche della sua maggioranza. Altro che bene del Paese, il Pd persegue imperterrito nel suo linciaggio ai danni di Berlusconi. E allora…".
Domani, mercoledì, è prevista intorno all’ora di pranzo una riunione dei gruppi PdL di Camera e Senato. Dovrebbe essere presente anche Silvio Berlusconi. “Attendetevi un grande gesto di solidarietà nei confronti del nostro unico e indiscusso leader. Punto di riferimento di dieci milioni di italiani. Sarà la replica di quanto avvenuto un mese fa, quando tutti, dai ministri ai semplici parlamentari, erano pronti a rassegnare le dimissioni nelle mani del presidente. Io per prima l’ho fatto e sono pronta a rifarlo. Poi sarà lui a decidere i passi successivi". Per la berlusconiana doc "non ci sono più falchi e colombe, la nostra è una battaglia di libertà e democrazia che abbiamo abbracciato tutti. La grande forza di Berlusconi è che noi e gli elettori gli vogliamo bene. Dico solo una cosa: attenzione, questa volta".
































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