Angelino Alfano, vicepremier e segretario del PdL, ospite a Radio Anch’io su Radio1, parlando del Cavaliere, assicura: “Nei confronti di Berlusconi provo un sentimento di profondo affetto, un legame fortissimo non solo di natura politica ma anche personale che si nutre di riconoscenza, stima profonda e apprezzamento per quello che ha saputo fare anche nel rapporto personale con alcuni di noi. Quello che e’ difficile da spiegare – ha aggiunto – e’ il virtuoso mix che lega tantissimi di noi a Berlusconi. Per ciascuno e’ molto difficile individuare un torto personale ricevuto da lui. Gli auguro tutto il bene possibile perche’ lo considero vittima di una persecuzione giudiziaria da 20 anni e di una sorte, cioè la condanna definitiva e altre in via provvisoria, che non raccontano l’uomo che ho conosciuto".
Secondo Alfano “Berlusconi e’ il vero protagonista di questi anni, di un ventennio che non e’ finito, perche’ a decretare la fine dei cicli politici sono gli elettori. I sondaggi dimostrano che Berlusconi e’ inequivocabilmente oggi il leader politico più capace di ottenere consenso".
Scissione nel Pdl? "Finora ne hanno parlato solo i giornali e io non ho mai pronunciato questa parola. Lavorerò per l’unita’ intorno a Berlusconi e questo e’ un intendimento di tantissimi di noi". “Lavorerò per l’unità. E tutti lavoreremo per l’unita’ accanto al nostro leader che e’ Silvio Berlusconi. Questo sarà ancora più evidente nei giorni a venire”.
"Noi sappiamo a cosa mira il Pdl, non a una larga intensa ma a una larga vittoria da realizzare con un grande centrodestra italiano. Io ho visto per due volte uno schierato con Berlusconi e in tutte due volte ha vinto". Così Alfano replica a Fini che in un’intervista auspica un’intesa fra Casini e Berlusconi. "L’obiettivo strategico – ha aggiunto – deve essere quello di unire un’area alternativa alla sinistra in un progetto di radicale contenimento del perimetro dello Stato, riduzione della tassazione e del debito pubico. Un grande centrodestra liberale che non dimentica chi è rimasto indietro. Mi auguro questo nella logica della Casa delle libertà del 2001 senza giochini".
Parlando di immigrazione: "l’accoglienza degli immigrati e’ un punto fermo, ma non possiamo tenerli tutti anche perche’ in un momento di crisi dobbiamo preoccuparci di dare un futuro dignitoso agli italiani". "Prima del futuro degli altri, dobbiamo occuparci del futuro degli italiani". L’Unione europea, dice ancora Alfano, "deve proteggere le frontiere italiane perche’ sono ormai le frontiere dell’Europa. Con il buonismo sugli immigrati si rischia di far morire altre persone, mentre la questione dell’immigrazione va affrontata con realismo".
Sulla legge di stabilita’, prosegue Alfano, ”ci sono grandi margini in Parlamento per intervenire”. Il vicepremier parla di ”luci ed ombre” e ”dobbiamo illuminare quelli di ombra per migliorarla laddove e’ migliorabile”, sostiene. ”Questo – rimarca Alfano – e’ un approccio costruttivo perche’ chi dice solo che non va bene nulla vuol dire che alla fine della fiera il tema sia sempre quello di far cadere il governo”. ”Non abbiamo dimenticato chi e’ rimasto indietro. Abbiamo agito per difendere il potere d’acquisto del ceto medio e per realizzare una manovra che non gravasse di piu’ sulle tasche dei cittadini”. "Il Pdl ha tre obiettivi nella manovra di finanza pubblica: meno tasse a imprese e famiglie, meno spesa pubblica e meno debito pubblico. Lavoreremo per rafforzare questi tre pilastri della nostra ricetta economica".
































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