Manca poco piu’ di una settimana alla presentazione delle candidature e, al momento, solo il Pd ha fatto i compiti con largo anticipo, rispetto alla data del 20 gennaio. Negli altri partiti proseguono le trattative, ma ci sono problemi soprattutto nel Pdl e tra i centristi.
– PD: Bersani ‘incassa’ l’assenso della Direzione sulla lista dei candidati che contiene nomi considerati di eccellenza, come l’ex Antimafia Piero Grasso, l’ex dg di Confindustria Giampaolo Galli, l’economista Carlo Dell’ Arringa, giornalisti come Massimo Mucchetti e Rosaria Capacchione, sindacalisti come Giorgio Santini, ex numero due Cisl e l’olimpionica della canoa Josefa Idem. Qualche malumore suscita l’ esclusione di alcuni ex veltroniani e renziani che comunque possono contare su una cinquantina di candidati. Esce il costituzionalista Stefano Ceccanti che accusato di ‘eccesso di montismo’ sembra stia valutando la possibilita’ di raggiungere Piero Ichino gia’ approdato nella lista Monti. Non ce la fa neanche Roberto Reggi, coordinatore della campagna di Matteo Renzi per le primarie.
– CENTRISTI (Lista Monti, Udc e Fli): In piena attivita’ il cantiere delle candidature dopo il vertice di ieri tra Monti, Casini e Fini. Monti vuol chiudere presto e chiede per la lista unica al Senato almeno il doppio dei posti dell’ Udc, mentre difende la regola che a Montecitorio vadano solo esponenti della societa’ civile. Tra i senatori montiani ci sono, per ora, l’ex Pd Piero Ichino e i fuoriusciti dal Pdl Giuliano Cazzola, Beppe Pisanu e Mantovani. Con Monti anche l’ex presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai, delle Acli Olivero e Andrea Romano di Italianieuropei, il direttore del Tempo Mario Sechi, Ernesto Auci (ex direttore Sole24ore) e Giulio Borrelli (ex direttore Tg1), il dirigente Confindutria Alberto Bombassei e l’olimpionica Valentina Pezzali. Il braccio di ferro tra Monti e Fli-Udc riguarda sempre il criterio di due sole deroghe ai parlamentari con 15 anni di anzianita’. Intanto, sembrano sicure le candidature di Lorenzo Cesa e Rocco Buttiglione, segretario e presidente del partito di Casini, possibile candidato alla presidenza del Senato. Confermati per l’Udc alla Camera Roberto Rao e Mauro Libe’, mentre il Fli conferma Italo Bocchino, Roberto Menia, Flavia Perina, Giuseppe Consolo, Mario Baldassarri. Sempre per i finiani sono in lista unica al Senato Benedetto Della Vedova e Giulia Bongiorno.
– PDL: in alto mare la situazione a via dell’Umilta’. La prima scrematura e’ affidata a Denis Verdini. Tra le poche certezze: il Cavaliere si candida come capolista in Campania al Senato, considerato strategico nella prossima legislatura. A Palazzo Madama dovrebbero approdare anche Fabrizio Cicchitto, insieme all’ex presidente Renato Schifani, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello. New entry: Roberto Formigoni. Sembra certa la riconferma in Parlamento degli ex ministri del governo Berlusconi e dovrebbero esser riconfermate quasi tutte le parlamentari uscenti: Mara Carfagna capolista in Campania per la Camera e Daniela Santanche’ in Piemonte. Molto probabili le candidature di Nicola Cosentino e Marco Milanese, gia’ oggetto di inchieste giudiziarie, mentre Marcello Dell’Utri e’ fuori, ma potrebbe venir ripescato dal ‘Grande Sud’ di Gianfranco Micciche’. Dalla ‘societa’ civile’ in arrivo il giudice Simonetta Martone e il presidente della Lazio, Claudio Lotito.
– SEL: in casa Vendola si e’ alle ultime battute. Tra i nomi di spicco l’ex segretario della Fiom a Torino Giorgio Giraudo, l’ex presidente della Fnsi Roberto Di Natale, l’ editorialista del Manifesto Ida Dominijanni, l’ ex portavoce Unhcr dell’ Onu per i rifugiati, Laura Boldrini, l’ex allenatore Renzo Ulivieri.
– RIVOLUZIONE CIVICA: tra i candidati di Antonio Ingroia ci sono: Ilaria Cucchi (sorella del giovane morto in carcere dopo i maltrattamenti subiti il 29 ottobre 2009), Franco La Torre (figlio del dirigente Pci Pio La Torre ucciso dalla mafia), Gabriella Stramaccioni (direttrice di Libera) e Flavio Lotti (organizzatore della marcia per la pace Perugia-Assisi).
– GRILLO: Nuovo sberleffo del comico contro Berlusconi, Monti, e Bersani ribattezzati ‘Bimbi-minkia’ e raffigurati sul ‘blog’ come scolaretti, con tanto di grembiule azzurro e colletto bianco. ‘Sono i ‘ritornanti’, nuovi di zecca, lucidati a nuovo dalle lingue umide dei giornalisti, sono di nuovo tra noi – scrive Grillo – come prima, piu’ di prima. Nulla e’ cambiato’.
































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