Pier Ferdinando Casini, intervenendo questa mattina alla riunione della Costituente di centro, durante la quale il segretario dell’Udc ha annunciato l’azzeramento dei vertici del partito in vista della nascita di una nuova forza dei moderati, ha affermato: “Abbiamo l’occasione irripetibile di dare agli italiani la prospettiva di una formazione politica che parli il linguaggio della serietà, della responsabilità nazionale, della coesione sociale, dell’innovazione. La decisione del segretario Cesa di azzerare i vertici di partito e’ limpida e coraggiosa, in coerenza con il tragitto del nostro partito che e’ stato lineare. Abbiamo a lungo sfidato l’isolamento ma, alla fine, i fatti ci hanno dato ragione ed oggi non si tratta di sentirsi appagati, ma di attrezzarci ad una impresa più ambiziosa ed alta".
Il leader dell’Udc ha in mente “un movimento plurale che sappia riunire il meglio della società italiana, che superi la frattura tra tecnici e politici, tra sindacalisti e imprenditori, che parli all’Europa un linguaggio nuovo ed esprima agli italiani un’esigenza di pacificazione nazionale. Francamente le risposte nervose, a volte veramente fuori luogo, che abbiamo ascoltato in queste ore, sono solo il segno di una profonda crisi di chi le esprime". "Profondo e’ il nostro rispetto per i piu’ grandi partiti italiani: Pd e Pdl hanno dimostrato senso di responsabilita’, da apprezzare senza riserva, nel separarsi da vecchi alleati per sostenere uno sforzo di impegno nazionale. Sarebbe auspicabile continuare insieme un percorso di ricostruzione italiana: noi saremo comunque artefici del nostro destino, come gli altri, manifestando rispetto profondo per tutti". Casini avverte: “E’ finita la stagione delle risse e degli insulti. La politica dell’odio non ci appartiene perche’ nell’odio nulla si costruisce. Udc e Terzo Polo sono stati essenziali per aprire una nuova fase della politica italiana. Oggi sono palesemente insufficienti a realizzare la novita’ che tanti attendono".
Per Casini “l’antipolitica non e’ frutto di un complotto dei poteri forti, magari con l’aiuto o la strumentalizzazione del Grillo di turno. L’antipolitica e’ figlia di fallimenti ripetuti e di una cattiva politica. Tra noi non ci sono ne’ santi ne’ demoni, ma una cosa deve essere chiara: comportamenti in palese contraddizione con le difficoltà e anche con le tragedie che vivono tanti italiani non sono più ammissibili’.
Il leader centrista ribadisce la sua decisione di appoggiare la proposta Capaldo per il finanziamento alla politica: “proposta seria, non demagogica, coraggiosa ma non velleitaria”.
Per l’ex presidente della Camera “la legge elettorale dovra’ restituire alla gente la possibilita’ di scegliere i propri rappresentanti. Per noi la strada preferita e’ il sistema proporzionale alla tedesca, ma siamo disponibili ad ipotesi di compromesso, ma non certo a tornare alla presentazione di alleanze impresentabili, spazzate via dalla drammaticità di una crisi che ha obbligato tutti ad un impegno di serietà. Capisco le esitazioni nel partito – ha proseguito – le paure che qui o là emergono nel Terzo Polo, l’esigenza di mantenere rassicuranti casacche del passato sempre più logore e prive di significato, ma oggi ciascuno e’ chiamato solo e semplicemente ad essere se stesso. Per questo, ognuno e’ libero di scegliere la propria strada, ma io invito tutti ad essere coraggiosi e lungimiranti".
Discussione su questo articolo