Matite agitate come bandiere, infilate al bavero o nei cappelli, trasformate in spille o fermacapelli. Come nei giorni scorsi, la matita e’ l’oggetto simbolo della grande marcia di Parigi, a rappresentare il sostegno ai redattori di Charlie Hebdo uccisi e alla liberta’ di espressione. Sotto la statua al centro della Place de la Republique, dove molti portano ancora fiori e messaggi di cordoglio, sono decine le matite, le penne e i pastelli, e c’e’ perfino qualche scatola di pennarelli colorati.
A Parigi è atterrato intorno alle 13.30 Matteo Renzi. Su Twitter il premier italiano in mattinata aveva cinguettato: "In marcia verso Parigi, con Parigi, per Parigi. Porto con me le speranze di tanti cittadini italiani, cittadini europei #JeSuisCharlie".
La piazza della Republique è fin dalle ore del mattino enormemente affollata. In alcuni tratti, soprattutto vicino alla testa del corteo, e’ impossibile camminare e gia’ alcune persone bloccate nella folla hanno accusato dei lievi malori.
Lungo abbraccio tra la cancelliera Angela Merkel e il presidente Hollande all’Eliseo. La cancelliera, come gli altri leader, ha espresso la sua vicinanza al presidente francese dopo i fatti dei giorni scorsi che hanno scosso l’Europa intera. Anche il britannico David Cameron e’ giunto alla riunione.
Ad aprire la grande marcia, i familiari e amici delle 17 vittime degli attentati. Subito dietro i capi di Stato e di governo, leader di organizzazioni internazionali, esponenti politici, sindacali e religiosi. Poi tutti gli altri.
Alle 15 il corteo da place de la Republique si è diretto verso place de la Nation. Quando la folla ha incrociato rue du Chemin Vert, al corteo si sono uniti il presidente francese Francois Hollande e una cinquantina di leader internazionali, oltre all’ex presidente Nicolas Sarkozy ed ex primi ministri francesi. Questo gruppo è rimasto fino a place Leon Blum – il percorso è di circa 350 metri – per poi ritirarsi e raggiungere il palazzo presidenziale dell’Eliseo.
GASPARRI (FI) "Fino a quando la vergogna di sbarchi di massa in Italia con il Mare nostrum eterno di casa nostra? Lo dico con vigore in una giornata che la comunita’ internazionale celebra a Parigi e che non puo’ ignorare l’invasione di clandestini". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. "Dopo le navi carretta – prosegue – che nessuno ferma ora altri trasporti a spese dell’Italia. Anche Corigliano dopo la Sicilia diventa meta dell’invasione. E, come si evince, gli arrivi non riguardano prevalentemente la Siria, ma ogni luogo dell’Africa. Il ministro dell’Interno fa dichiarazioni di un tipo e politiche di un altro. Ha fatto dell’Italia un colabrodo. Lunedì in Senato presenteremo il conto ad un governo pericoloso per l’Italia. Mare nostrum for ever deve finire. Hanno mentito e fatto dell’Italia una terra insicura e umiliata. Ora basta con i valletti di clandestini e fondamentalisti".
































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