Nuovo centrodestra in crisi, dopo l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. La poltrona di Angelino Alfano scricchiola? Maurizio Lupi, ministro Ncd, spiega: “Alfano non rischia assolutamente e non c’e’ nessun impeachment (di Chicchitto, Quagliariello, Sacconi, De Girolamo, ndr) da parte di altri. Ieri sera ho incontrato Cicchitto e gli altri e non mi sembra che sia cosi’ la situazione. Alfano e’ il leader che ci ha permesso di costituire quest’area e tra l’altro noi abbiamo due leader nel centrodestra, uno e’ Salvini, l’altro e’ Alfano".
"Di fronte a quello che e’ accaduto, Ncd rilancera’ la propria azione, non si sfascerà – continua – Rilancera’ la propria azione da una parte di governo e dall’altra di partito e di ricostruzione del centrodestra. Dal governo si esce se la ragione per cui si e’ entrati, ovvero per cambiare con coraggio l’Italia, non avviene più".
Non la pensa allo stesso modo Barbara Saltamartini, che dopo l’addio al partito di Alfano sottolinea: “Sono stata tra i fondatori di Ncd perché credevo in quel progetto e in quei valori, adesso me ne vado, pur consapevole dei rischi di questa scelta, perché non mi trovo più con questa linea asservita ai diktat di Renzi".
La deputata romana in una intervista a Libero afferma di aver spiegato "che non è più tollerabile appoggiare questo governo, che per l’elezione del presidente Mattarella ha preferito guardare più a sinistra che al principale alleato nell’esecutivo, cioè Ncd". Sulle voci che ipotizzano l’adesione della Saltamartini alla Lega di Salvini, l’interessata spiega: “Non ho preso alcuna decisione in tal senso. Ho intenzione di fermarmi qualche giorno a riflettere, poi con gli amici che condividono con me lo stesso percorso valuteremo".
Roberto Formigoni, Ncd, intervistato dal Mattino, è convinto che ci debba essere una verifica di governo: “non c’e’ dubbio che una discussione su come e se continuare la nostra collaborazione va fatta". "Non sono contrario a proseguire – precisa -. Quella di sostenere un governo che facesse le riforme e’ una scelta di responsabilita’ che assumemmo ad inizio legislatura con Berlusconi, e poi abbiamo confermato, anche rompendo con Berlusconi. Ma – sottolinea Formigoni – non siamo tappetini o alleati di comodo". Parlando di Ncd, "nessuno e’ esente da difetti, ma Alfano non e’ in discussione".
































Discussione su questo articolo