E’ un Massimiliano Allegri a 360 gradi quello che si e’ presentato oggi a Milanello per la consueta conferenza stampa della vigilia di campionato. Ha parlato, lanciando messaggi, del mercato (di Matri, di Kaka’, di Boateng), del suo contratto e del vertice di Arcore. Il primo messaggio, un vero e proprio appello Allegri, lo ha inviato a Ricardo Kaka’, che e’ di fatto l’unica opzione di mercato rimasta ai rossoneri. Cedere un giocatore, Boateng, senza la certezza di avere pronto un sostituto ha spinto lo stesso allenatore rossonero a farsi avanti a mezzo stampa, come se volesse invitare il brasiliano a scegliere di nuovo la maglia rossonera. "Cosa porterebbe se arrivasse? Renderebbe la squadra piu’ forte, perche’ ha grande qualita’: e’ un giocatore che ci servirebbe. Vedo che sta discretamente bene; ha solo giocato poco. Avere campioni in squadra e’ sempre bello, sia a livello tecnico che gestionale. Il suo arrivo aumenterebbe la stima della squadra e piacerebbe ai tifosi. Sono fiducioso: Berlusconi e Galliani hanno intenzione di tenere il Milan ai massimi livelli". Nessun dubbio nemmeno su come farlo giocare. Il suo ruolo e’ ed e’ sempre stato quello. Trequartista puro, proprio quello che servirebbe: "Kaka’ in questa squadra potrebbe giocare da trequartista o come uno dei due che gira attorno alla prima punta". Un giocatore diverso da Boateng, non solo per la posizione in campo. Al Milan vogliono "ripulire" un po’ anche l’immagine.
Il ghanese non andava a genio per alcuni suoi atteggiamenti dentro e fuori dal campo. Il brasiliano in questo senso potrebbe insegnare a chiunque, anche se poi sappiamo che al tifoso interessa la prestazione e su questo punto i dubbi rimangono, ma non per Allegri: "Gioca poco? Al Real Madrid c’e’ tanta concorrenza, con giocatori molto forti. Lui ha bisogno di spazio in un’altra squadra: vuole nuovi stimoli, con il Mondiale alle porte". Mondiale che potrebbe essere un obiettivo anche per Alessandro Matri, neo attaccante rossonero che domani partira’ dalla panchina. Allegri lo ritrova dopo l’esperienza di Cagliari proprio nella domenica contro i sardi. Giochi del destino: "Lo conosco bene: e’ nato qui ed era un giocatore che ci serviva vista l’assenza di Pazzini, che e’ un uomo importante per noi". L’arrivo del centravanti ex bianconero non precludera’ la stagione e l’utilizzo di El Shaarawy, almeno secondo Allegri: "Bisogna allenarsi sempre al massimo, mettersi in discussione e cercare di vincere le partite. Cinque attaccanti sono il numero giusto per questi mesi". Un messaggio in codice per il giovane attaccante con la cresta? Probabilmente si, anche se la fiducia reciproca e’ sempre intatta. Le vittorie potrebbero migliorare il loro rapporto e chissa’, anche il rapporto tra Allegri e la societa’. L’incontro di Arcore e’ sintomo che il dialogo non si e’ mai interrotto e che il contratto in scadenza potrebbe anche essere riconsiderato, in caso di risultati soddisfacenti.
Il tecnico pero’ non ne vuole parlare sino alla fine del campionato. "Sia chiaro: non ho mai chiesto il rinnovo alla societa’ e di questo ne parleremo il 19 maggio", ha detto Allegri. Le discussioni con il presidente Berlusconi ci saranno sempre; ma se costruttive potranno essere anche salutari per coltivare un matrimonio a tempo determinato. "Abbiamo fatto questo incontro ad Arcore dove il presidente ha voluto sapere un po’ le dinamiche dello spogliatoio. L’ho messo al corrente del lavoro dall’8 luglio a oggi. Abbiamo valutato delle soluzioni. Abbiamo commentato l’atteggiamento sbagliato di Verona dopo il vantaggio. Ho trovato il presidente sereno e molto vicino alla squadra. Lui – ha puntalizzato il tecnico dei rossoneri – ha grande passione per la sua creatura e vuole che il club rimanga ad alti livelli"; magari con Allegri saldo in panchina anche nella prossima stagione.
































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