Il Messico contro lo stato del Texas. L’amministrazione statunitense scoraggia i propri giovani ad oltrepassare la frontiera per lo Spring Break per gli alti tassi di criminalita’ e Citta’ del Messico protesta con fermezza. Ad innescare la polemica gli appelli del dipartimento texano della Sicurezza pubblica alle centinaia di migliaia di studenti che per la tradizionale settimana di vacanze di inizio primavera scelgono come meta proprio il Messico. "In base alla natura imprevedibile di violenza dei cartelli della droga e di altri elementi criminali, insistiamo perche’ i ragazzi evitino di viaggiare in Messico", ha spiegato il direttore del dipartimento, Steve Graw, citato dal quotidiano El Universal. Pur ammettendo che "il governo messicano ha fatto grandi passi avanti nella lotta alla criminalita’" e riconoscendo "l’impegno continuo per rendere il Messico un luogo sicuro", l’invito e’ a scegliere altre destinazioni. Parole che non sono piaciute al Messico, proprio mentre nella regione si parla di strategie per rafforzare l’azione di contrasto al narcotraffico e alla criminalita’ organizzata. "Il Messico e’ fortemente in disaccordo con le dichiarazioni delle autorita’ texane – replica piccato l’ambasciatore a Washington, Arturo Sarukhan -. Riteniamo che il Texas dovrebbe valutare i fatti con maggiore obiettivita’, offrendo argomentazioni valide, e convincerci che le sue motivazioni non hanno un taglio politico".
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