Vorrei commentare l’articolo di Roberto Pepe che è intitolato "Gli sberleffi di India e Inghilterra? Ce li meritiamo". Pepe ha perfettamente ragione. L’Italia non ha alcun peso a livello internazionale. La sua politica confusa, i litigi interni tra le varie categorie (come i sindacati e la Confindustria), la scarsa valorizzazione dei giovani ed i vari movimenti che, ad esempio, impediscono la realizzazione di opere come la TAV, danno l’idea di un Paese che spesso è ostaggio di lobbies e di gruppi politici che fanno veti di vario tipo. Inoltre, anche il fatto di avere un governo tecnico, perché i politici non sono stati in grado di fare le riforme, squalifica ancora di più l’immagine dell’Italia nel mondo.
Questa è l’immagine dell’Italia che passa attraverso i mass media, dalla televisione al web, passando attraverso la carta stampata. Eppure, l’Italia è un paese di grandi bellezze e di grandi talenti.
Prendiamo, ad esempio, le bellezze storiche, come la Mole Antonelliana di Torino, il Duomo di Milano, la Basilica di Sant’Andrea di Mantova, l’Arena di Verona, il Colosseo di Roma o la Cattedrale di Santa Rosalia di Palermo. Non solo: l’Italia fu patria di Pitagora, di Plauto, di Virgilio, di Cicerone, di San Tommaso d’Aquino, di Dante Alighieri, di Leonardo da Vinci, di Michelangelo Buonarroti, di Enrico Fermi e di Emilio Segrè. Pensiamo anche alla nostra cucina, che è ammirata persino da grandi chef come Gordon Ramsay, che spesso la propone nei suoi show televisivi come "Hell’s Kitchen". L’Italia fu anche la patria del diritto romano, una delle basi del diritto moderno. Eppure, i nostri vizi, come ad esempio la politica caratterizzata da scontri da bar o i movimentismi che bloccano opere importanti, offuscano i nostri talenti. Da qui nasce la scarsa considerazione da parte degli altri Paesi. Come ha scritto, giustamente, Pepe, noi italiani ci meritiamo gli sberleffi da India e Gran Bretagna.
Discussione su questo articolo