L’Assemblea nazionale ha detto si’ alle nozze gay: dopo una maratona di 10 giorni (e quasi 110 ore di dibattiti), oltre 5.000 emendamenti discussi e cortei di pro e contro nelle strade, i deputati francesi hanno approvato la legge che autorizzera’ le coppie dello stesso sesso ad unirsi in matrimonio. La vittoria del si’ e’ stata netta, con 329 voti a favore, cento di piu’ dei voti contrari, 229, 10 gli astenuti. Non e’ detto invece che passera’ cosi’ ampiamente al vaglio del Senato, dove il dibattito comincera’ il 2 aprile prossimo, ma dove la maggioranza di sinistra e’ piu’ risicata e quindi il testo potrebbe subire qualche modifica ed essere costretto a tornare in Assemblea. Ne’ il voto di oggi spegnera’ le proteste degli oppositori contro il ‘matrimonio per tutti’. Una nuova manifestazione e’ prevista per le strade di Parigi il 24 marzo. Ed e’ gia’ stata raccolta una petizione con oltre 500 mila firme contrarie.
E’ invece un successo per il presidente Francois Hollande, che sta mantenendo una delle sue piu’ importanti promesse elettorali. Ed e’ un trionfo per la ministra della Giustizia, Christiane Taubira, diventata una sorta di star in aula e per i media transalpini. E’ lei che si e’ battuta per questo testo, con ironia ed energia, senza mai mancare una seduta, stretta nel suo scialle, citando poeti delle Antille (lei e’ nata a Cayenne, in Guyana) e stringendo mani di deputati di sinistra e di destra. La legge portera’ il suo nome. A lei sono andati gli applausi in chiusura del voto di oggi. ‘Egalite’, egalite”, hanno scandito i socialisti in standing ovation. La legge ‘si iscrive sulla scia delle riforme repubblicane per l’uguaglianza e contro la discriminazione’, ha commentato il premier Jean-Marc Ayrault. ‘E diversamente da quanto si vocifera – ha aggiunto – rafforzera’ l’istituzione del matrimonio’. Poi ha ringraziato la Guardasigilli ‘la cui eloquenza – ha detto – e’ la fierezza del governo’.
Il nuovo testo modifichera’ il codice civile francese e recita cosi’: ‘il matrimonio e’ contratto da due persone di sesso diverso o dello stesso sesso’. E se questo apre anche il diritto ad adottare dei bambini, le associazioni che rappresentano i gay continuano a non essere pienamente soddisfatte. La legge non contiene infatti alcun riferimento alla procreazione assistita, che le associazioni vorrebbero estendere alle coppie di lesbiche, ma che dovrebbe essere discussa piu’ tardi in Parlamento per rientrare in un nuovo, futuro, testo sulla famiglia. In ogni caso, se l’iter sara’ rispettato, le coppie omosessuali potranno dunque sposarsi in Francia sin dalla prossima estate.
Si tratta della prima grande riforma di societa’ della presidenza di Hollande, che la maggior parte dei suoi connazionali condivide. Ma che, in un Paese dove la fiducia nel matrimonio si smorza (il numero di cerimonie e’ sceso da 300.000 a 241.000 tra il 2001 e il 2011) e dove invece cresce il ricorso al divorzio, riguardera’ solo l’1% delle coppie che ancora scelgono di scambiarsi la fede.
































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