Oh, meno male!!! Come siamo contenti. Il nostro grande Governo, grazie al suo importantissimo contributo di distensione, di comprensione, di tolleranza, di disponibilità, di dialogo e, soprattutto, di grande integrità morale e ferma dignità, è riuscito ad avere assicurazioni determinanti: i due nostri Marò non saranno, quantomeno, condannati alla pena di morte!
C’è proprio da essere fieri per il comportamento ineccepibile, per il pieno coinvolgimento, per l’interessamento costante e vigile dei nostri politici, dall’alta dirittura morale, propensi a non rinunciare mai a mantenere alti i valori patriottici della Nazione all’estero.
Costoro, infatti, hanno manifestato, nel contempo, un gran senso di gratitudine verso quegli uomini in divisa che sono buoni per essere mandati a farsi ammazzare per un afgano o un irakeno o un libanese, ma non tanto da essere difesi con fermezza ed orgoglio! Grazie, Patria Nostra, per il riconoscimento internazionale che hai voluto offrire al mondo intero, mettendo tutti i tristi giochi di cortile economici in secondo piano a fronte del salvataggio di due soldati italiani bloccati in India ingiustamente e contro le regole internazionali che si riferiscono ad atti compiuti in acque internazionali e, quindi, di pertinenza della bandiera italiana che sventolava su quella nave famosa!
Sono fiero di aver fatto parte di un Corso d’Accademia Militare negli anni ’60 che ha prodotto, tra l’altro, una “Medaglia d’Oro” al Valore – oltre ad altri svariati importantissimi riconoscimenti -, conferita ad un amico d’Accademia che, con l’elicottero, ha salvato la vita a gruppi di civili in Namibia durante combattimenti, ma non sono d’accordo con altri militari di alto grado, ora in pensione, che sono rimasti in silenzio per una questione di tradizionale muto assenso verso la volontà decisionale politica (che a sua volta nomina i gradi più alti delle Forze Armate). Ricordo solo che il giuramento di fedeltà, il militare lo offre alla Patria Italia e non ai politici inerti e quaquaraqua!
Alle Associazioni d’Arma ed ai militari – ormai in congedo – che volevano ricordare questo dannato evento, è stato “consigliato” di non esporre neanche uno striscione a favore dei due Marò: era sconveniente! Qualcuno si sarebbe adirato per questo “atto di insubordinazione”! Signorsì obbediamo! E tiremm’innanz… , ma se c’è qualche dubbio sulla motivazione di tale incredibile silenzio d’ordine esterno, come quello riguardante presunti accordi economici, durante le elezioni indiane, sulla fornitura di qualche elicottero, gestiti da qualche ex militare di alto grado… la questione diventa terribilmente penosa… e tragica!
D’altronde è andata bene: siamo certi che i nostri militari non saranno fucilati (o almeno speriamo, perché delle affermazioni indiane ci fidiamo poco…).
































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