Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, nonostante i sondaggi che riguardano i dem non siano certo buoni, non cede al pessimismo. Anzi. “Crediamo che il blocco europeista possa superare il 30% e diventare un’alternativa al blocco sovranista di Salvini, dice intervenendo al forum #PoliticaPresse. “Noi come Pd possiamo fare un risultato molto superiore a quello delle politiche alle Europee”.
Bene il manifesto ‘Siamo Europei’ di Carlo Calenda. A patto che non ci siano ‘abiure’ sul Pd: “L’ho incoraggiato sulla strada del manifesto ma chiarendo con lui, ed è d’accordo, che i simboli dei partiti non vadano nascosti. Siamo un partito giovane e crediamo che ci sia bisogno della nostra proposta in Europa. Credo su questo ci sia ampia convergenza”.
Nel futuro immediato c’è il congresso. Delrio sostiene Maurizio Martina che stando ai primi dati – ufficiali ma parziali – che vengono dai circoli è al 35,1%, staccato da Nicola Zingaretti che è invece in testa con il 48,5%. “Non mi aspettavo una situazione diversa, Zingaretti è partito molto prima nella sua campagna elettorale e ha legittimamente fatto più azione sui gruppi dirigenti. Io ho sempre appoggiato Renzi alle precedenti primarie ed è normale che l’ala riformista, aperta, sia più debole e meno strutturata. Non darei molta importanza a questa prima fase. L’importante è che i cittadini partecipino, oggi hanno votato poche migliaia di persone, spero con le primarie di coinvolgerne centinaia di migliaia”.
Delrio vede un futuro dem anche per Matteo Renzi: “Io penso che stia facendo bene a fare opposizione a questo governo. Poi prendo atto che ha detto più volte di non voler fare un nuovo partito e spero che si senta sempre più coinvolto nel far rinascere questo Pd. Io, comunque vada, morirò democratico”, assicura.