La storia del centro culturale "Italian Forum" nel quartiere Italiano Leichardt (Sydney) sembra che sia giunta alla fine: e cosi’ la comunità italiana perde un altro pezzo della sua vita sociale e un altro simbolo del legame con la nostra Patria. In effetti il centro non ha mai avuto vita facile: sin dalla costruzione ci sono stati problemi di gestione e proprio l’acuirsi di questi problemi economici ha provocato la decisione finale. Lo scorso 19 Agosto il Forum e’ stato messo sotto amministrazione controllata. Diversi creditori, tra cui l’ufficio delle Tasse, esigono il pagamento di quasi 5 milioni di dollari australiani: questa situazione finanziaria e’ certamente frutto di una cattiva gestione che non puo’ riguardare solo gli ultimi tempi, ma che deve essersi protratta per diversi anni.
Poiche’ fino allo scorso gennaio il presidente del Forum era l’attuale Senatore del Pd Francesco Giacobbe, che ha ricoperto la carica per circa 20 anni, e’ legittimo chiedere a lui, in quanto a conoscenza dei bilanci della fondazione, come si sia arrivati a una situazione debitoria cosi’ pesante, tale da far perdere l’ultimo avamposto culturale italiano della zona italiana. Giacobbe ha rilasciato un’intervista, che sembra piuttosto un’autodifesa, senza soddisfare la nostra domanda di chiarimenti. Cito le sue parole: "Sono disgustato di questa situazione, ho speso 20 anni della mia vita per il Forum, speriamo che in futuro ci siano opportunità per qualcosa di positivo".
Caro Senatore, lei avrà pure speso 20 anni della sua vita per il Centro, qui nessuno vuole negarlo, ma non crede che ci siano state anche da parte sua delle mancanze? Come si e’ arrivati a questo debito, che non puo’ essere esploso negli ultimi mesi? In realta’ questa situazione di difficolta’ deve essere andata avanti per anni e lei, che e’ stato Presidente di questo centro pagato con i soldi degli Italiani, deve spiegarci come e’ potuto accadere che un importante punto di incontro culturale per la comunità sia diventato un deserto e rischi di passare nella mani di persone che non hanno nulla a che vedere con l’identità italiana. Diciamoci la verità da persone serie e con una certa esperienza: il Forum così come era stato pensato non e’ mai nato, qualcuno con i soldi nostri ha fatto fortuna ai danni degli Italiani. Non credo che da parte sua ci sia stata una determinazione tale da poter quanto meno ridurre i danni collaterali, e oggi, forse a causa anche della sua gestione, il forum diventerà privato e magari si dara’ obiettivi lontani dall’idea di fondo per cui e’ nato.
I nuovi amministratori faranno gli interessi del Dio Denaro e se ne fregheranno della nostra cultura; lei non può liquidare con un’intervista le giuste rimostranze della comunità Italiana che si sente tradita. Non puo’ dire che non sa cosa e’ stato fatto negli ultimi otto mesi perché i problemi risalgono alla fase di costruzione del Forum e lei lo sa bene: chiami le cose con il loro nome, e spieghi in un incontro con la comunità come si e’ arrivati a questa situazione finanziaria. Non raccontiamo favole quando diciamo ai nostri connazionali che da domani il forum non sarà più nella mani degli italiani; e cerchiamo di essere onesti avvertendoli che i futuri proprietari potrebbero usufruire di questo spazio per altra destinazione, privando la comunita’ italiana della legittima ambizione di mantenere e far conoscere alle nuove generazioni le sue radici culturali.
La invito quindi ad essere più chiaro, dando spiegazioni al suo elettorato; lei oggi siede al Senato della Repubblica, e’ un rappresentante delle istituzioni Italiane e ha l’obbligo morale e civile di informare i suoi cittadini su una vicenda sulla quale gravano molti dubbi. Invece di andare in giro a fare propaganda per le elezioni australiane, potrebbe muoversi tra i nostri connazionali per discutere dei problemi reali della comunità, che in questi primi sei mesi di sua attività Parlamentare lei ha dimenticato. La questione del Forum e’ uno schiaffo morale ai nostri sentimenti e non può essere liquidata con una semplice intervista sul giornale locale; qui ci sono in ballo la nostra storia e i soldi degli Italiani che lei per circa venti anni ha gestito. Diciamo con parole povere ma vere, che il Forum da oggi e’ solo un ricordo e da domani forse sarà nelle mani di qualche imprenditore pronto a fare affari, dimenticandosi degli italiani e dell’italianità.
































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