"Nessuno si metta in testa che noi possiamo strutturarci come i vecchi partiti". Lo ha detto Gian Luigi Ferretti, coordinatore europeo del Maie (Movimento associativo degli italiani all’estero) aprendo i lavori del secondo congresso Maie Europa, che si è svolto alla Camera presso la Sala della Mercede. "Non è solo per il fatto che non abbiamo i soldi per farlo .- spiega Ferretti -. E’ che non lo vogliamo fare. I partiti di oggi sono strutture ottocentesche che vivono grazie ai fondi pubblici, rispetto ai quali non sono contrario", anche se, ha aggiunto, dovrebbero essere dimezzati.
"In Europa saremo anche minoranza, ma illuminata e combattiva. Siamo davvero la parte migliore dell’Italia all’estero. Ci siamo lasciati nell’ottobre scorso a Verona, per il primo nostro congresso – ricorda Ferrretti – , dopo essere nati nell’estate del 2012. Si è trattato di un congresso costitutivo, che ha fissato chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo". Poi è arrivato il voto di febbraio e, riguardo a quel risultato, "io il bicchiere lo vedo mezzo pieno. Siamo riusciti a ottenere un risultato elettorale importante, ottenendo più voti di partiti come l’Udc o la Destra, e gli stessi di Sel" nonostante il fatto che "fossimo appena nati". Adesso, spiega Ferretti, "dobbiamo continuare a lavorare sul territorio con questo spirito che ci ha contraddistinto finora: tutti per uno e uno per tutti".
"Non abbiamo timore di dire che veniamo dalla visione di Tremaglia", dichiara Ferretti. Lo storico ministro degli italiani nel mondo diceva che "non dobbiamo esportare all’estero le deviazioni partitiche italiane, ma bisogna costituire un grande movimento degli italiani all’estero, che sia espressione dell’associazionismo. Che cos’è, se non questo, il Maie?". Il nostro fine "è la tutela degli italiani all’estero" e quest’azione ""non è legata direttamente ad alcun partito".
Voto all’estero: così com’è, non funziona. Per questo Ferretti chiede “a voi parlamentari del Maie di lavorare per una riforma del sistema elettorale che consenta davvero il voto di opinione. Chi vuole votare per corrispondenza, deve registrarsi al consolato. In questo modo vota soltanto chi vuole farlo davvero".
Tornando alla recente tornata elettorale Ferretti ricorda: "Il risultato che abbiamo ottenuto in Europa non ce lo aspettavamo, anche perché l’Europa, in particolare, risente di questo pessimo sistema elettorale. Anzi – precisa -: non è che sia il sistema elettorale ad essere pessimo, ma il suo utilizzo. Noi abbiamo visto di tutto: voti pilotati, falsificati, rubati, comprati. Questo sistema va assolutamente cambiato".
































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